Clima e futuro, benessere e integrazione. Fari accesi su Parma capitale della cultura

Architettura in Italia nel 2020: le parole chiave, le città, i protagonisti

Paola Pierotti, PPAN
22. gennaio 2020
Padiglione italiano alla Biennale di Architettura di Venezia. Foto di Claudio Cimino

Sul futuro ha appena pubblicato un libro (edizione Rubbettino) il palermitano Maurizio Carta, ragionando sulla «nuova urbanistica, il nuovo paradigma del nostro abitare, che ha bisogno di una nuova visione politica – spiega Carta – che sappia agire con sensibilità e capacità nelle dinamiche di nuovi e antichi conflitti sociali e culturali che sono la natura intrinseca delle città, e che dobbiamo tornare a imparare a comprendere, interpretare e risolvere, con visione e coraggio, lungimiranza e pragmatismo. Perché il futuro è quello che progettiamo a partire dal diverso presente».

Sul tema del benessere, inteso come comfort e qualità della vita, tradotto in azioni e politiche che hanno a che fare con la transizione digitale e l’economia circolare, la casa e la salute, si è espresso anche Palazzo Chigi con una cabina di regia guidata dalla professoressa Filomena Maggino con Andrea Battistoni. «Il benessere di una società non si misura unicamente con il Pil – hanno commentato i promotori del progetto in occasione della presentazione pubblica al Cnel il 20 gennaio –. Facciamo tesoro dell’eredità del lavoro promosso dall’Istat che ha definito gli indicatori BES e un tavolo orizzontale, trasversale tra i diversi ministeri. Lavoriamo per estrarre dai progetti delle politiche che affrontino il tema non in modo settoriale». «Vogliamo codificare gli obiettivi e tendere alla neutralità climatica entro il 2050 – ha dichiarato lo stesso Premier Conte – ecco perché, in un'impresa così complessa è indispensabile la massima sinergia tra gli stakeholder».

Dalla politica alla ricerca accademica al mercato, la contaminazione di saperi e l’integrazione di discipline continua ad essere l’elemento di successo e il driver per l’innovazione. E questo vale anche quando le città diventano teatro di eventi, dove i contenuti sono capaci di ridare vita a contenitori e spazi che ne hanno bisogno.

Parma. Foto tratta dal profilo Facebook di Parma2020

Città italiane sotto i riflettori. Matera capitale europea della cultura ha passato il testimone a Parma, città italiana della cultura 2020 che dal 12 gennaio ha dato il via alla sua fitta programmazione. E sono 43 le realtà che da Verona a Volterra, da Bari a Tropea, entro il 2 marzo dovranno presentare i dossier di candidatura per il titolo di capitale italiana della cultura nel 2021 (con un finanziamento ministeriale di 1 milione di euro).

Cortina scalda i motori per i Campionati di sci alpino del 2021 e insieme alla città di Milano dà sostanza al progetto per le Olimpiadi invernali del 2026. Genova, ancora, è la città laboratorio per eccellenza dove nel 2020 sarà consegnato il nuovo ponte sul Polcevera e Trieste si distingue come capitale europea della scienza. Milano ha in programma una serie di “week” dedicate al digitale (marzo), al design (aprile), all’architettura (maggio), al green (giugno), fino ai libri e alla lettura (novembre). Ma in arrivo ci sono ben sette “Festival dell’Architettura” in programma da Bari a Ivrea, aggiudicatari di un finanziamento del Mibact. I capigruppo di queste manifestazioni culturali dedicate all’architettura contemporanea sono "BiArch - Bari International Archifestival" (Comune di Bari); "Change - Architecture Cities Life" (Associazione OCR Open City Roma); "Design for the Next Community" (Comune di Ivrea); "SI Arch Fest - South Italy Architecture Festival" (Centro Culturale FCP Farm Cultural Park); "2050 ArchiFest - Abitare il mondo altrimenti" (Comune di Colle Val d’Elsa); "Rigenera" (Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Reggio Emilia); "I confini del cambiamento. Cagliari tra terra e acqua. Architettura e luoghi sensibili" (Università degli Studi di Cagliari). Sette su 49 proposte pervenute e vagliate e «per permettere una più ampia diffusione della conoscenza dell’architettura e considerata l’alta qualità delle proposte pervenute – hanno fatto sapere dal Mibact – il budget inizialmente a disposizione è stato incrementato e portato da 240.000 euro a un totale complessivo di 493.500 euro».

Per l’Italia all’estero, l’appuntamento più atteso sarà quello di Dubai2020 con il padiglione firmato Carlo Ratti e Italo Rota e una serie di aziende e professionisti a vario titolo coinvolti, una storia #madebyitalians in costruzione. 

Ponte sul Polcevera, Genova. Render di RPBW Architects

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