Immaginazioni, utopie, progetti e cantieri. Fari puntati sulla rigenerazione urbana

Città che cambiano. Un laboratorio italiano, a più voci

Paola Pierotti, PPAN
18. ottobre 2023
“Anastasia” ©Carlo Stanga

Quartieri. Oltre lo slogan della città dei 15 minuti è sulla scala degli “ambiti”, come li definisce il Comune di Napoli, o dei più comuni “quartieri”, che si concentra l’attenzione delle Pubbliche Amministrazioni. Il Comune di Milano, in particolare, ha tentato un esperimento con gli studi d’area, per entrare nella dinamica del reale, coordinare le politiche e tradurle in interventi concreti. In un racconto a più voci con gli assessori all’urbanistica delle città di Roma, Napoli, Torino e Milano (17 ottobre, Milano) le questioni legate alla “prossimità” e alla città “giusta” sono diventate quel filo rosso che unisce politiche e azioni. Da Napoli, la vicesindaca Laura Lieto elenca come questioni più urgenti quelle che hanno a che fare con “i divari, in termini di accesso ai servizi fondamentali, compreso il diritto all’abitare, e con ricadute dirette su condizioni economiche delle famiglie, e il loro impoverimento. Non secondario – racconta l’assessora all’urbanistica – il tema dell’affidabilità dei processi, nel rispetto di quei soggetti di mercato che vogliono partecipare da protagonisti alla rigenerazione urbana”. 

Museo e Real Bosco di Capodimonte ©Ufficio stampa Engie Italia

Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica del Comune di Roma aggiunge che nella Capitale “serve normalità, servizi che funzionano, infrastrutture e mobilità. Su questa linea non vogliamo stravolgere il Piano Regolatore esistente, ma farlo funzionare, concretizzando quel policentrismo dove i servizi essenziali sono garantiti, ovunque”. 

Se Milano deve fare i conti con il 46% degli investimenti immobiliari in corso oggi in Italia, Torino è al lavoro per far fronte alla progressiva decrescita. Torino, dice l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni “è una città ricca, sana e depressa. Milano deve rivedere un Piano urbanistico recente, mentre Torino sta accelerando sulla revisione di un piano di metà degli anni ‘80”. E con approcci diversi, il tema della scala metropolitana è visto come la strada necessaria per proposte più equilibrate. La prossimità come elemento di equità torna nella narrativa sulle politiche urbane e per Torino, ad esempio, è urgente “ripensare una politica dell’abitare a partire dai luoghi, rendendo nuovamente appetibile vivere in quartieri dove oggi ci sono case vuote”. Giancarlo Tancredi, assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, rilancia parlando di incentivi per progetti che tengano insieme la mobilità lenta e la cura delle infrastrutture, l’accessibilità alla casa con inclusione sociale e culturale, progetti che si distinguano per la qualità progettuale e per un’attenzione alla natura con una salubrità net zero.

Slide presentata dall’assessore Giancarlo Tancredi, Urbanistica Milano, 17 ottobre 2023

Oltre la revisione degli strumenti urbanistici va aggiunto che Roma ha da poco approvato il nuovo Piano Clima, Torino ha varato una cabina di regia per mettere a sistema le politiche settoriali dei singoli assessorati sui temi dell’ambiente. A Milano è stato approvato il Piano Area Clima, e a partire dal nuovo Piano del governo del Territorio, sotto la guida di Pierfrancesco Maran, nella città menegina si è introdotto il tema dell’impatto climatico: una rivoluzione che mette il clima al primo posto e che fa i conti con metriche, requisiti e prestazioni. L’attenzione all’ambiente per gli operatori è strettamente collegata al tema del sociale, per evitare ci siano spaccature e nuovi divari. Intanto nella due giorni del 19 e 20 ottobre, a Venezia, è in agenda l’evento RICS - World Built Environment Forum Europe, in cui i leader del settore dei vari Paesi dell’Unione Europea si riuniranno per un confronto sul tema: "Decarbonizzare l'ambiente costruito in Europa: un approccio sostenibile per le persone, il pianeta e il profitto". Il mese scorso, nell’ambito dello Strategy Innovation Forum l’Università Ca’Foscari ha promosso invece due giornate dedicate al tema “abitare il futuro”, con l’intento di avvicinare il mondo imprenditoriale a quello universitario per agevolare il trasferimento della conoscenza accademica alle imprese in modo da promuovere l’innovazione strategica.

Città in scena. Oltre al festival diffuso della rigenerazione urbana promosso a Mecenate90 con Ance e Fondazione Musica per Roma, che ha fatto tappa a inizio ottobre a Brescia e il 27 ottobre sarà a Salerno, a Firenze nello spazio della Manifattura Tabacchi con Lama si è tenuto il festival Many Possible Cities e a novembre, sempre il capoluogo toscano ospiterà la prossima edizione di Urbanpromo. In questi giorni il Comune di Milano ha promosso il Forum della Rigenerazione Urbana e la prossima settimana in agenda c’è Future4Cities, ideato e progettato da Will Media – autore tra l’altro del podcast Città, From - una start up nata un paio d’anni fa pubblicando “Città dal futuro”, Base Milano e Rappresentanza in Italia della Commissione europea: un momento di incontro aperto al pubblico per celebrare le innovazioni urbane più significative e stimolare confronti pubblici e dibattiti sulle sfide delle città del futuro. Padova ha ospitato il progetto Cityvision, Torino una nuova edizione di Utopian Hours. Sullo sfondo i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino con decine di iniziative in tutte le città italiane e non solo e tanti dialoghi sul tema dell’urbano.

Future4Cities. Gli assi di cambiamento che segnano il nostro tempo passano dai centri urbani. Riguardano l’impatto della tecnologia, il cambiamento degli stili di vita, il contrasto ai cambiamenti climatici, i nuovi modi di produrre valore. Per questo oggi più che mai le città sono al centro del dibattito pubblico e delle strategie di sviluppo internazionale: sono il luogo delle innovazioni pubbliche e private, delle relazioni sociali e della mobilitazione collettiva dove si può fare la differenza. “Fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 è l’obiettivo del Green deal che cambierà la nostra relazione con l’ambiente circostante: credo sarebbe utile per ciascuno di noi partire proprio dalla dimensione dell’abitare, dalle città. Per questo – dice Claudia Colla, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea - la Commissione europea sostiene la creazione di smart cities, supporta le iniziative per l’ambiente a livello locale e ha associato alla transizione verde la riqualificazione urbana. In particolare, con il Nuovo Bauhaus europeo mette in rete amministratori locali, architetti, designer, progettisti e pensatori per riflettere sull’evoluzione delle nostre città e accompagnare il cambiamento secondo i principi della sostenibilità”. Il 26 ottobre in particolare verranno premiati i progetti vincitori che nel corso degli ultimi mesi hanno presentato la propria candidatura. Sei le categorie: ambiente, mobilità, comunità, sviluppo economico locale, innovazione, rigenerazione urbana. Nella stessa occasione saranno assegnate anche quattro menzioni speciali: piccoli comuni, cittadini del futuro, bottom up e gioco di squadra. “Sarà un punto di ritrovo per tutti quei professionisti, architetti, place-maker, chi fa rigenerazione a base culturale, che concorrono alla trasformazione delle città. Il premio in particolare ha ricevuto 370 segnalazioni – racconta Davide Agazzi, co-founder From – di cui un terzo sono da parte delle Pa”.

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