Campus e università, le cittadelle dell'education come nuovi esperimenti urbani
Francesca Fradelloni, PPAN
12. marzo 2024
Università IULM, rendering, Cino Zucchi Architetti e ORTUS, ©Alessandro Rossi
Non tanto la città universitaria, ma piuttosto una città delle università, una dimensione infinitamente più ricca e complessa. Milano fa il pieno di progetti e riqualificazioni. I più noti architetti italiani sono in campo per un pensiero nuovo sugli spazi dell’education, con il capoluogo lombardo prima scelta come piazza per gli esperimenti urbani. Un tema, per esempio, che è diventato anche oggetto di un ciclo di incontri organizzato presso la sede di Ordine e Fondazione Ordine Architetti PPC Milano.
Un centro a forte vocazione universitaria che ha raggiunto nel 2023 il primato di città universitaria italiana per numero di studenti. Tante le trasformazioni in atto. Oltre al Campus Bovisa del Politecnico, firmato Renzo Piano Building Workshop, di cui è stata posata la prima pietra un mese fa (32 ettari l’area, con un intervento che sarà pronto entro il 2026), ultima della serie in termini di tempo è l’Università Iulm. Il nuovo palazzo dell’ateneo progettato da Cino Zucchi, Paolo Catrambone e Maria Ave Romani è stato presentato durante l’inaugurazione del nuovo anno accademico. Il progetto porterà nuove aule e uffici e conserverà la piscina che c’era già a disposizione degli studenti, con un investimento di 20 milioni di euro. Anche la Cattolica ha presentato il suo campus nei mesi scorsi rigenerando l’ex caserma Garibaldi, con spazi che accorpano attività didattiche e servizi all’interno di quello che diverrà un grande hub in sinergia con il polo storico di Largo Gemelli (53mila metri quadri di superficie) con un progetto firmato Beretta Associati. A Mind, il nuovo campus scientifico dell’Università Statale, è a firma Carlo Ratti Associati. Intanto sono partiti anche i lavori per la realizzazione del campus umanistico a Città Studi con progetto di Ottavio Di Blasi, volto a trasformare il vecchio complesso risalente agli anni Trenta.
Università Statale, Mind ©Carlo Ratti Associati
Attraverso il progetto si mettono in campo dei linguaggi innovativi al servizio della formazione, diventando driver della rigenerazione non solo a Milano, ma anche in altre città italiane. Il contagio tra diverse generazioni di studenti, tra studenti e professori, tra i dipartimenti, ma anche la contaminazione tra gli spazi dell’accademia e i luoghi della città, sono le coordinate dello sviluppo architettonico del design.
Per esempio, per l’Università di Padova, dove un’ex area militare in disuso si trasformerà in un nuovo polo grazie al fatto che la caserma Piave è passata ufficialmente sotto la proprietà dell’ateneo padovano. Il concorso di progettazione, avviato nel 2018, è stato vinto dal team guidato da Steam con David Chipperfield Architects e Davide Dal Degan. Operazione da 80 milioni di euro che ha potuto beneficiare di un finanziamento ministeriale da 50 milioni di euro, della quale sono partiti i lavori propedeutici relativi a demolizioni e bonifiche ambientali e belliche ed è in corso la validazione del progetto definitivo; a seguire partirà la gara per un appalto integrato per trovare l’impresa a cui affidare i lavori di costruzione. Per l'International School of Florence, una delle scuole internazionali più antiche d'Europa, il team guidato dagli architetti ARX (Paolo Di Nardo, Simone Chietti, Antonio Biagiotti) ha firmato il progetto per un unico nuovo campus (9.500 mq) che riunirà al suo interno aule, laboratori, uffici, ambienti di lavoro e di socializzazione, in un’ampia area agricola, sempre nel comune toscano, con un concept attento all’integrazione con il paesaggio. Il cantiere partirà entro giugno 2024 e sarà completato entro il 2026, per 18 milioni di euro di lavori.
Università di Padova ©David Chipperfield Architects e Davide Dal Degan
Nuovo campus per studenti anche nel cuore di Torino: 30 milioni per la Escp Business School. L'inaugurazione nell'autunno 2024: l'area di 8mila metri quadrati in via Cavour accoglierà 1.550 studenti. A distanza di quasi vent'anni dall'insediamento dell'istituto di formazione nel capoluogo piemontese, il progetto architettonico, concepito dallo studio TRA – Toussaint Robiglio Architetti, punta a riqualificare l'antico palazzo della Banca Nazionale del Lavoro. Gli interni, curati da G*AA, Subhash Mukerjee Studio e Conrotto progetti, sono stati immaginati come spazi di aggregazione e scambio, scardinando la tradizionale gerarchia accademica e avvicinando studenti, docenti e ospiti.