I giovani protagonisti del dibattito, focus sulle condizioni lavorative e il procurement

Case accessibili e rigenerazione urbana, (tra gli under) cercasi soluzioni con AAA architetticercasi

Francesca Fradelloni, PPAN
18. dicembre 2023
Masterplan Scalo Rogoredo, Milano, 2019 @Gregorio Pecorelli, Tobia Davanzo, Chiara Dorbolò 

Due aree di intervento progettuale molto diverse in termini di tessuto urbano da rigenerare e di prospettiva. I due contest si svilupperanno in parallelo entro l'autunno del 2024 con calendari diversi e due prestigiose giurie. Il concorso è ideato e promosso da Confcooperative Habitat per scoprire giovani talenti e diffondere la cultura dell’abitare cooperativo, con il contributo di Fondosviluppo spa, il Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione di Confcooperative e con il patrocinio del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.Questa manifestazione, che dal 2008 a oggi ha già mobilitato oltre 1300 progettisti, italiani e stranieri, lancia ai giovani professionisti la sfida della casa cooperativa a un costo abbordabile come soluzione per promuovere la permanenza in città di nuclei familiari e di abitanti temporanei quali, per esempio, le popolazioni studentesche al termine del percorso di studi universitari. 

In palio per i sei migliori progetti un montepremi complessivo di 40mila euro: rispettivamente 10mila euro al primo classificato, 6mila euro al secondo, 4mila euro al terzo di ciascun bando. I vincitori, come da tradizione del concorso, verranno inseriti inoltre in un “elenco di merito” che Coonfcooperative si impegna a promuovere per futuri incarichi presso le proprie associate su tutto il territorio nazionale.

Il primo bando di AAA 2023/24 Padova, presentato il 30 novembre, sviluppato con la collaborazione di Confcooperative Veneto, il patrocinio del Comune di Padova, dell'Ordine degli Architetti PPC di Padova e di Regione Veneto, lancia ai giovani progettisti la sfida di un esercizio progettuale di riqualificazione abitativa urbana all'interno del centro abitato di Padova. Ai partecipanti è richiesto di elaborare una proposta multidisciplinare e complessa, per un intervento residenziale cooperativo alla scala della città, dell’edificio e degli spazi aperti, nella zona sud-est della città, nel Rione Bassanello, con edifici e spazi aperti a uso sia pubblico che privato, oggi parzialmente in disuso. 

La giuria di Padova sarà presieduta dall'architetto Cino Zucchi (CZA Cino Zucchi Architetti Politecnico di Milano) e composta da Alessandro Maggioni (presidente Confcooperative Habitat), Attilio Dello Vicario (Comune di Padova), Claudio Pianegonda (presidente Confcooperative Habitat Veneto), Maria Chiara Tosi (Università Iuav di Venezia), Fabrizio Barozzi (Barozzi Veiga, giurato internazionale) e Chiara Dorbolò (vincitrice di AAA2019). 

«A 15 anni dalla prima edizione, in prossimità dei 70 anni della nostra federazione sono molto contento che questa sesta edizione di AAA architetticercasi prenda avvio dalla città di Padova - ha commentato Alessandro Maggioni, presidente di Confcooperative Habitat - AAA architetticercasi è soprattutto un momento importante di indagine sperimentale, che in questi anni ha offerto spunti di dibattito sul tema delle trasformazioni urbane, sulle loro implicazioni socio-economiche e sul ruolo degli attori della trasformazione, tra cui riteniamo giochi un ruolo fondamentale la cooperazione cooperativa».

«Il bando di Padova - ha contestualizzato Stefano Tropea, direttore scientifico di AAA architetticercasi - offre un’occasione concreta per immaginare la rigenerazione di una delle storiche porte di accesso alla città di Padova e del cuore del Rione Bassanello, con un tema – quello della casa abbordabile per giovani e nuclei familiari – di grande attualità».

Un’area degradata che sta a cuore dell’Amministrazione. «Il tema della rigenerazione urbana, del recupero del costruito, così come quello della casa per giovani e, in una realtà universitaria come Padova, per gli studenti fuori sede, è centrale per il futuro delle nostre città.  E proprio ai giovani architetti questo concorso si rivolge, chiedendo a loro di immaginare quale sarebbe la loro idea di città per il futuro. È interessante vedere lo sguardo e la progettualità di chi è giovane oggi. Abbiamo individuato un ambito urbano nel quale da tempo come Amministrazione vogliamo intervenire anche perché è una sorta di biglietto da visita della città, per chi viene da sud, lungo la statale Adriatica. L’area è oggettivamente degradata, e mi auguro che l’approccio fresco e innovativo di questi giovani architetti ci offra spunti e soluzioni per riqualificarla. Ringrazio Confcooperative Habitat per questa iniziativa di grande qualità e respiro, e con loro Fondosviluppo, Regione Veneto e il ministero delle Infrastrutture che sostengono un’attività che contribuisce concretamente a offrire opportunità ai giovani architetti e a migliorare la qualità urbana delle nostre città», ha sottolineato Sergio Giordani, sindaco di Padova.

La data di consegna degli elaborati di progetto di Padova è il 15 aprile 2024, i vincitori saranno annunciati nel giugno 2024. A metà gennaio sarà lanciata invece la call dedicata alla città di Torino, con un protocollo di intesa con il Comune di Torino e l'obiettivo di proporre scenari e visioni innovative sul tema della casa abbordabile su un'area di interesse collettivo, nel quadro delle azioni di ridisegno della città avviate dall’amministrazione del capoluogo piemontese.

Top 10 giovani 2023 speciale “Architettura chi e come” @Fortune Italia, PPAN

Giovani progettisti sempre più al centro del panorama italiano dell’architettura. Competenza e visione sono le caratteristiche principali degli studi, molto spesso collettivi, che si sporcano le mani sul progetto (come raccontato nell’inchiesta curata da PPAN per lo speciale Architettura Chi e Come pubblicata su Fortune Italia di novembre). Talenti che riescono ad applicare le conoscenze universitarie per rigenerare i territori in cui operano, molto spesso dopo le esperienze internazionali. Lo scenario italiano in cui si muovono però non sempre risulta di facile lettura, specialmente quando si entra nel merito del rapporto tra i professionisti e gli studi in cui lavorano.

L’Ordine degli Architetti della provincia di Milano ha deciso di affrontare il tema durante il 2023, invitando i suoi iscritti alla compilazione di un questionario anonimo per raccogliere dati aggiornati sui professionisti e le condizioni di lavoro. Le risposte al questionario sono state la base per un Vademecum per un lavoro equo e inclusivo in cui l’istituzione ordinistica, proseguendo il lungo percorso di approfondimento normativo con esperti legali iniziato nel 2022, ha redatto il nuovo testo guida aggiornato per i professionisti e i titolari di studi. Il risultato è un lavoro di riflessione e uno strumento operativo, visto anche l’approfondimento sulla Legge per l’equo compenso che introduce una nuova tutela per i professionisti nei rapporti con la clientela.

Dal questionario appare evidente come il 59% dei professionisti collaboratori continuativi dichiari di non avere un contratto di incarico con il committente principale con cui lavora (per le donne rispondenti la percentuale sale al 61%). Per quanto riguarda i corrispettivi, il 24% dichiara meno di 1.000 euro per i collaboratori che esercitano la professione da meno di un anno, il 72% dei rispondenti dichiara corrispettivi e compensi medi mensili tra i 1.000 e i 2.000 euro per il primo anno di attività professionale. Per le collaborazioni tra 1 e 3 anni, all’80% dei collaboratori viene riconosciuto un importo tra 1.000 e 1.500 euro. L’84% riconosce una somma tra 1.500 e 2.500 euro ai collaboratori con 3/6 anni di collaborazione, mentre il 56% dei collaboratori con più di 6 anni di esperienza ha un corrispettivo che supera i 3.000 euro. Un osservatorio ma anche un concreto orientamento per i professionisti nella relazione in particolare tra titolari di studi e collaboratori/trici. La via del concorso per i giovani rimane una delle strade concrete per parlare di procurement, dedicato a chi ha appena iniziato il proprio percorso professionale.

 

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