Il Corridoio Unesco a Brescia
Brescia
- Architetti
- ARW Associates
- Anno
- on going
- Cliente
- Fondazione Brescia Musei
- Team
- Arch. Camillo Botticini, Arch. Matteo Facchinelli, Geom. Ignazio Marchetti, Arch. Maddalena Gatti
Il progetto si pone come un’occasione per valorizzare e aprire alla città gli spazi museali connessi all’area archeologica romana e longobarda di Brescia. La straordinaria intensità di questi luoghi, oltre alla qualità di testimonianza storica e architettonica, è strettamente correlata alla città e si trova in una zona che ne esalta le caratteristiche, grazie allo scarso traffico e la posizione a ridosso del colle cittadino.
Obiettivo del progetto del Percorso è creare un tragitto che, durante le ore di apertura museale, metta in relazione il Tempio Capitolino, il Teatro romano e il complesso di Santa Giulia, per rendere i siti accessibili a tutti i soggetti, anche portatori di disabilità.
L’intervento si pone come un primo passo nella generale riqualificazione, valorizzazione e uso di tutte le aree, in particolare di quella romana che oggi si trova in condizioni di precarietà soprattutto nella zona dell’anfiteatro.
Sono stati individuati cinque ambiti di intervento in relazione tra loro, che costituiscono i luoghi attraversati dal percorso, con il comune presupposto di essere pensati per la specificità dei siti su cui insistono.
La prima area è relativa all’accesso al foro romano. Sostituendo l’attuale pavimentazione con diorite dell’Adamello di grande formato.
L’area della biglietteria è il secondo passaggio. Una panca in diorite dell’Adamello viene posta in continuità dall’ingresso del Capitolium.
Il terzo ambito di intervento riguarda l’ingresso all’anfiteatro romano da via dei Musei verso vicolo Fontanone, dove l’attuale pavimentazione in acciottolato viene sostituita con una pavimentazione uniforme a tutta l’area e lavorata per consentire un percorso diagonale che addolcisca la pendenza di accesso. La pietra utilizzata è la Diorite dell’Adamello trattata con martellinatura antisdrucciolo. La stessa pavimentazione continua come passatoia di 1,5 metri al centro del vicolo del Fontanone, lasciando l’acciottolato esistente ai lati, fino a raggiungere il complesso di Santa Giulia.
Il quarto spazio è il chiostro della Chiesa di San Salvatore, dove si persegue un duplice obiettivo. Da un lato si realizza un percorso accessibile e dall’altro si disegna uno spazio coerente alla forma del chiostro, spostando e modificando la rampa di accesso carrabile. L’intervento prosegue realizzando una rampa sostitutiva sotto il portico posto a est e attraversando l’edificio in corrispondenza dell’attuale Bookshop.
Per la corte di Santa Maria in Solario si propone di collocare un albero in un punto centrale, forse il tiglio sotto al quale muore Ermengarda nell’Adelchi di Manzoni.
La sesta zona interessata è lo spazio aperto del Viridarium del complesso museale di Santa Giulia che, ponendosi dopo l’ingresso, diventa un dehors per collocare tavolini in connessione continua con quello esistente.
L’intervento nel suo complesso consente di realizzare una sorta di sezione attraverso il più importante sito archeologico e storico della città di Brescia, un vero e proprio racconto storico e urbano.
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