Dai grandi appuntamenti di Genova e Taranto all'esempio di Crotone, fino ai futuri progetti di Roma, Milan, Inter

Un nuovo fermento per gli impianti sportivi, tra pubblico e privato

Alessio Garofoli, PPAN
16. marzo 2024
Il bosco dello sport, Venezia ©Marazzi architetti

Nel capoluogo ligure avranno luogo più di 100 eventi relativi a 32 discipline, sotto l'"ombrello" di 28 federazioni sportive. Come sempre le previsioni sull'impatto economico sono sontuose, pronosticando più di 9 milioni di indotto diretto, cui dovrebbero andare a sommarsi altre voci di spesa da parte di atleti e visitatori e le spese indirette. Di rilievo anche il pacchetto dei cantieri che accompagna l'appuntamento. A cominciare da quello che è il gioiello più prezioso della Corona: a fine giugno sarà inaugurato il nuovo palasport al Waterfront Levante, il cui progetto di restyling è stato disegnato da Renzo Piano e Obr, con il coordinamento di Starching. Non a caso per blindarne la funzione pubblica l'arena sportiva del Palasport è stata riacquistata dal Comune per 23 milioni di euro. Ci sono inoltre altri lavori per la palestra di ginnastica di Sant’Eusebio al Palafiumara, che vedrà ampliata la propria capienza. E ancora, una nuova copertura per la piscina la Crocera, la pista di pattinaggio in Albaro e la riqualificazione di villa Gentile. Sul Lagaccio, oltre al rifacimento del manto per il campo da hockey si lavora per l'idoneità statica soprattutto della gradinata. Previsti anche interventi ai Piani di Ferretto, Grondona e Cige, e sul campo di Sant'Eusebio.

Il nuovo palasport di Genova nel Waterfront Levante ©Jacopo Salvi - fpro.it

A Taranto va messo a terra un programma da 280 milioni di euro da distribuire tra le varie città pugliesi partecipanti, con 26 Paesi dell’area mediterranea aderenti e 4mila atleti attesi. Qui sono da registrare importanti ritardi sulle tempistiche attese, tanto che lo scorso maggio il governo ha rimosso il vecchio Comitato organizzatore nominando un commissario: Massimo Ferrarese. E anche il pacchetto degli interventi ha subito delle modifiche. Lo stadio Iacovone non sarà ricostruito ma ristrutturato: costo 28 milioni, progettazione e gara alla partecipata governativa Sport e Salute
Quanto al Palazzetto del nuoto, scadenze già sforate, siamo ancora alla fase progettuale: il concorso di progettazione internazionale in due fasi è stato vinto da Mdu architetti di Prato, in raggruppamento con Open Ingegneria, Esa Engineering, Paesaggisti per caso per le opere di paesaggio e Andrea Fiaschi e Alessio Mincioppi come consulenti. Il nuovo Comitato organizzatore ha chiesto una deroga a svolgere le gare all’aperto per poi terminare l’impianto con la copertura dopo l’evento: nulla osta da Coni, Federnuoto ed esecutivo, ma bisognerà avere il disco verde del Comitato internazionale. In caso contrario il nuoto, una delle discipline principali della manifestazione, potrebbe "traslocare" a Bari.

Render del nuovo stadio di Taranto ©Mdu Architetti

In attesa di un altro appuntamento di grande richiamo, quello delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 (ma anch'esso dovrà superare problemi di timing per alcune opere necessarie), c'è un generale fermento in Italia che investe l'impiantistica sportiva. Stavolta sorretto da capitali privati e trainato dalla disciplina più amata, il calcio. In questo caso Roma sembra dover arrivare prima di Milano. Nella Capitale, infatti, dopo il sogno dell'era Sensi firmato Zavanella e l'incredibilmente sfortunato progetto degli anni di James Pallotta, l'imprenditore texano Dan Friedkin sembra ormai vicino alla meta, che nel caso di specie è a Pietralata, nella parte est della città: Roma Capitale ha concluso l'iter amministrativo e ha passato la palla a Trigoria. Secondo la quale l'impianto sarà pronto nel 2027 (intoppi archeologici e legati allo spostamento del Policlinico Umberto I permettendo). Nel capoluogo lombardo, invece, la pratica va a rilento benché le squadre che intendono edificare un impianto di proprietà siano due, e tra le più importanti in Italia. Questo perché palazzo Marino è rimasto fermo nel non concedere a Milan e Inter ciò che Torino concesse alla Juventus: la demolizione di San Siro, che il Comune vorrebbe invece rigenerare. Così le due società sono sempre più dell'idea di costruire due nuovi stadi fuori città.

Nel frattempo brucia ancora il no della Commissione Ue all'utilizzo di quei fondi per i nuovi stadi di Firenze e Venezia. Ma nel capolouogo toscano il Comune tira dritto nell'intento di modificare il Franchi di Pierluigi Nervi sempre con fondi pubblici, sulla base del progetto, vincitore del concorso internazionale di marzo 2022, proposto da Ove Arup & Partners International, Arup Italia, Mario Cucinella Architects, Cupelloni Architettura e InPRO. Esito analogo in laguna, dove il governo contribuirà in parte alla realizzazione del Bosco dello Sport con 93,5 milioni, circa un terzo del costo complessivo. Il progetto include un'arena polifunzionale e uno stadio per la squadra, il completamento della nuova viabilità Tessera-aeroporto e numerose opere di urbanizzazione interna.


Ci sono tuttavia sono esempi di utilizzo del Pnrr per interventi sull'impiantistica sportiva. La città di Crotone, in particolare, ha parecchio puntato su questo settore, per rivitalizzare le proprie parti più perifieriche. I cantieri sono già attivi per la creazione della Cittadella dello Sport, che comprende la riqualificazione del campo di calcio a 11 di Tufolo, un impianto di atletica e calcio a 11, una cittadella dello sport indoor, il recupero di una struttura indoor dismessa e la rigenerazione dell’impianto di calcio a 5. Ma i progetti di rigenerazione urbana del centro calabrese finanziati dal Pnrr comprendono anche una serie di microinterventi come gli impianti sportivi di quartiere, una nuova pista ciclabile a Poggio Pudano e il servizio di bike sharing. A testimoniare i molteplici settori nei quali le strutture per lo sport possono incidere, per il 4 aprile 2024 il Consiglio nazionale degli ingegneri ha organizzato a Roma con il patrocinio del Coni la "Giornata nazionale dell'impiantistica sportiva".

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