Entra nel vivo la 18esima edizione del premio che ha individuato 362 opere rilevanti a livello europeo

Sono 13 i progetti italiani selezionati per il Mies van der Rohe 2024

Luigi Rucco, PPAN
21. novembre 2023
The Hole with the House Around, Elasticofarm ©Studio Campo, Anna Positano, Gaia Cambiaggi
Luxottica Digital Factory, Park Associati ©Lorenzo Zandri

La 18esima edizione degli EUmies Awards ha preso il via a maggio 2023, quando le associazioni di architetti di tutta Europa e una rete di professionisti esperti hanno inviato la lista delle 362 opere significative, realizzate in 38 Paesi europei diversi, alla giuria incaricata di selezionarli. La giuria selezionerà i 40 progetti più rilevanti e visiterà i finalisti, avendo l'opportunità di parlare con gli architetti e i loro team, ma anche con i committenti del progetto e con le persone sulle quali le opere avranno una ripercussione. Quest'anno il presidente della giuria è Frédéric Druot (Parigi/Bordeaux), affiancato da Martin Braathen (Oslo), Pippo Ciorra (Roma), Tinatin Gurgenidze (Tbilisi/Berlino), Adriana Krnáčová (Praga), Sala Makumbundu (Lussemburgo) e Hrvoje Njiric (Zagabria). 

Il fulcro dell'edizione 2024 è la riflessione sulle sfide attuali che cittadini, architetti, committenti, sviluppatori, istituzioni e altri professionisti si trovano ad affrontare nel contesto del Green Deal europeo. L’obiettivo è quello di comprendere a quali trasformazioni sia sottoposto l'ambiente antropizzato in Europa, e riconoscere l'eccellenza e l'innovazione nel campo dell'architettura. Il premio vuole aumentare la consapevolezza dell’architettura, non solo dal lato ambientale, ma anche da quello sociale ed economico. 

«Questo gruppo di opere aiuta a capire quello di cui hanno bisogno i professionisti dell'architettura, cosicché una volta selezionati i finalisti e i vincitori, questi possano aiutare a tradurre l'aspetto istituzionale in possibili azioni concrete», ha dichiarato Georg Häusler, direttore di Cultura, Creatività e Sport della direzione generale di Istruzione, Gioventù, Sport e Cultura della Commissione europea.

Fieldhouse, MoDusArchitects ©Gustav Willeit

Da segnalare, tra le 362 opere in gara, 13 quelle realizzate da studi italiani: EMBT, Labics, Park Associati, Mario Cucinella, ElasticoFarm, C+S Architects, Demogo, Roselli Architetti, MoDus Architects, AMAA, Studio Albori, Captcha e Matt Architect & associates, Ergys Krisiko studio.
Di queste opere solo due realizzate nel centro Italia (Roma e Orbetello) e le restanti 11 nel nord Italia. Da notare come nel 2022 fossero state 21 le opere segnalate realizzate in Italia, a fronte però di un numero più alto di finalisti totali: 532 opere in 41 paesi.

Il premio vuole disegnare la mappa della migliore architettura contemporanea europea con il vincitore per la migliore architettura, il vincitore emergente e i vincitori young talent. Il vincitore del premio per la migliore architettura riceve 60mila euro e una scultura di Xavier Corberò che evoca il Padiglione Mies van der Rohe di Barcellona. Il vincitore tra gli studi emergenti riceve 30mila euro insieme alla scultura. I finalisti e i committenti ricevono una scultura di Tomoko Sakamoto che riconosce il loro indispensabile contributo all'architettura contemporanea. 

Tutte le opere sono disponibili nell'archivio online, che annovera 4.500 lavori. A gennaio saranno pubblicate le 40 opere selezionate, e a febbraio quelle finaliste. Nel mese di aprile saranno annunciati i vincitori.

Torri residenziali, C+S Architects ©Alessandra Bello

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