Una campagna che spazia dalla trasformazione energetica alla riqualificazione urbana, in vista del XII congresso dell'associazione
I cantieri della transizione ecologica in Italia, messi in vetrina da Legambiente
La fase di transizione ecologica ed energetica che stiamo attraversando, volta a contrastare la crisi climatica tramite la decarbonizzazione, passa anche dal portare a termine tutti quei cantieri capaci di rigenerare il nostro Paese. Con questo scopo nasce la campagna “I cantieri della transizione ecologica” di Legambiente, un viaggio iniziato a maggio 2023 lungo la penisola e costituito fino ad oggi da 11 tappe, che si concluderà con il XII congresso nazionale a Roma, dall’1 al 3 dicembre 2023. Da nord a sud, tappa dopo tappa, uno scorcio su cantieri, progetti ed esperienze che vanno nella direzione della transizione ecologica ed energetica e che potranno portare benefici in termini ambientali, occupazionali ed economici. Storie che hanno come protagonisti imprese, comunità, amministrazioni locali e soprattutto cittadini, tutte raccolte sul sito cantieridellatransizione.legambiente con schede, approfondimenti, foto e video.
«Abbiamo deciso in questi mesi di accompagnare questo viaggio con un tour itinerante sui cantieri della transizione ecologica, per raccontare e far vedere ai cittadini che si stanno facendo dei passi concreti. Su questo tema l’Italia sta vincendo, con l’obbiettivo di superare le energie fossili», ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente.
La prima tappa si è svolta a Catania, dove è stata presentata la 3Sun di Enel Green Power, la più grande fabbrica d’Europa per il fotovoltaico che sarà realizzata sul territorio, uno dei cantieri per antonomasia della rivoluzione energetica. Nata a Catania nel 2010, con il progetto Tango (iTaliAN pv Giga factOry) di ampliamento dell’impianto, la “fabbrica del sole” aumenterà la sua capacità di produzione di 15 volte, passando dagli attuali 200 MW fino a 3 GW all’anno. Un’iniziativa che, nello scenario del passaggio alle fonti rinnovabili, ha il suo peso per la sicurezza e l’indipendenza energetica del nostro Paese. L’investimento è stimato in circa 600 milioni di euro e il progetto è rientrato tra le iniziative selezionate dalla Commissione Ue nell’ambito del primo bando dell’Innovation Fund, aggiudicandosi il finanziamento per un importo massimo di 118 milioni di euro.
«Dopo il primo grande parco eolico offshore del Mediterraneo inaugurato a Taranto, la Penisola avrà in Sicilia la più grande fabbrica europea per la produzione di pannelli fotovoltaici. Il sud Italia può diventare un hub energetico europeo strategico delle rinnovabili, grazie al quale accelerare il passo per rendere l’Italia più sostenibile e innovativa puntando su fonti pulite come chiede l’Europa», commenta Ciafani.
A settembre Legambiente ha visitato la Torre Unipol a Milano, la nuova sede in via di ultimazione alta più di 120 metri, che costituisce l’ultimo tassello del grande progetto di Porta Nuova. Firmato da Mca– Mario Cucinella Architects, l’intervento è un esempio lampante di riqualificazione urbana, che negli ultimi anni più di qualsiasi altro ha contribuito a rinnovare l’immagine del capoluogo lombardo. Innovazione tecnologica, armonizzazione con il contesto urbano circostante e soprattutto risparmio energetico, visto che l’edificio sarà classificato Leed v4 platinum, sono le caratteristiche che legano l’opera alla campagna promossa da Legambiente.
Dalla transizione energetica all’architettura. Dalla riqualificazione delle città ai temi di innovazione sociale. È questo il caso dell’ultimo appuntamento che si è svolto a ottobre a Modena, dove è stato presentato il dossier di Legambiente “Periferie più giuste”. Un evento per confrontarsi con esperti di innovazione sociale e per capire come la rigenerazione urbana non sia solo un’operazione tecnica, ma riguarda anche la riqualificazione delle relazioni sociali e di prossimità, il senso di comunità, la qualità dell’ambiente di vita e dei servizi
Un viaggio che proseguirà nelle prossime settimane lungo tutta l’Italia, capace di tracciare una vera e propria road map del paese “in cantiere”, capace di guardare ad un futuro più green, innovativo e inclusivo. Un censimento in continuo aggiornamento per raccontare che l’Italia può diventare un vero e proprio faro per l’Europa.