Al Mipim 2024 presentato un modello del capoluogo ligure. Tra le altre città anche Bologna in campo per attrarre potenziali investitori
Genova svela il piano per la città del 2030
Chiara Brivio, PPAN
22. mars 2024
Waterfront di Genova ©saiko3p
Genova presenta il suo piano d’azione per la città che verrà da qui al 2030. E lo fa anche attraverso un enorme plastico in legno di sei metri per due raffigurante il capoluogo del futuro.
Con il progetto “Genova 2030”, la città ligure va ad aggiungersi a una serie di amministrazioni in tutta Italia – da Verona a Cagliari, da Prato a Livorno fino a Torino – che stanno rivedendo i propri piani di governo o di assetto del territorio o più semplicemente presentando visioni per il futuro in un’ottica di inclusività, sostenibilità e rigenerazione, sia urbana che sociale, oltre che di contrasto ai cambiamenti climatici.
Come spiegano dal Comune genovese, il piano si prefigge infatti una serie di interventi specifici per rendere la città vivibile, sicura, salubre e munita di servizi di qualità, economicamente e socialmente sviluppata, attrattiva per i cittadini e i turisti. Tante le infrastrutture strategiche incluse in questo programma, tra le quali il piano ferroviario del Terzo Valico, la Gronda Autostradale, il ponte San Giorgio, il tunnel subportuale e il progetto “Skymetro”, che andranno ad affiancare il cosiddetto piano “Caruggi”, nato per migliorare la qualità della vita e la fruibilità dei siti da parte di residenti e turisti, oltre ai lavori per il nuovo porto, con la diga Foranea, una delle opere fondamentali del Pnrr che vale quasi un miliardo di euro. Spazio anche per il verde con un innovativo "Parco dei Parchi”.
Come ha sottolineato il sindaco del capoluogo ligure, Marco Bucci, «la nostra città ha intrapreso un processo di trasformazione ed evoluzione mai visto prima. Stiamo progettando una città a misura d’uomo, partendo da un rinnovamento urbano basato non solo su canoni estetici e sviluppo economico, ma anche su funzionalità, impatto sociale e miglioramento della qualità della vita per residenti e visitatori. Una visione che aumenterà anche il valore del patrimonio immobiliare – continua il primo cittadino –, grazie a una città completamente rinnovata e interconnessa, che potrà contare su servizi forti e multifunzionali, adattati alle diverse esigenze delle diverse comunità».
Un plastico dell’intera città di Genova, realizzato da Stefano Rossi e che include progetti già approvati, in corso di realizzazione o in ipotesi per i prossimi anni, è stato recentemente presentato a investitori e addetti ai lavori al Mipim 2024, il più importante appuntamento annuale per il mondo del real estate.
Plastico città di Genova, Stefano Rossi ©PPAN
Alla fiera di Cannes era presente anche un altro capoluogo italiano, questa volta quello emiliano di Bologna, che ha presentato a potenziali investitori progetti di sviluppo del territorio negli ambiti residenziale, hospitality, industriale, studentati e uffici. Tra questi, il Tek district, un’area mix used di oltre un milione di metri quadrati di superficie complessiva nella città emiliana, e il progetto per il recupero dell’”Osservanza” di Imola, un ex ospedale psichiatrico della fine del XIX secolo, che diventerà sede dell’Innovation park, dove su 120mila metri quadrati sorgeranno residenze per studenti e co-living.