Creatività, antifragilità, cultura e futuro: su questi temi l’Italia si confronta con i sindaci del mondo

Fabriano, Capitale delle Città UNESCO

Paola Pierotti, PPAN
20. maio 2019
Loggiato San Francesco a Fabriano

Saranno 400 gli ospiti tra delegati, istituzioni e personalità provenienti da ogni parte del mondo e la città si trasformerà in un grande laboratorio a cielo aperto sulla creatività, antifragilità, cultura e futuro.
Questi i temi che porteranno Fabriano al centro del mondo con oltre 130 città dai cinque continenti che hanno già confermato la loro partecipazione, oltre 80 invieranno un loro massimo rappresentante (sindaco - vice sindaco).

Tra i primi cittadini e i delegati provenienti da tutto il mondo, ci saranno rappresentanti dall’estremo nord di Lillehammer, in Norvegia, fino a Auckland in Nuova Zelanda, passando per Helsinky, Montreal, Chengdu, Istanbul, Macao, Pukhet, Praga, Seattle, Pechino, Dakar, Hannover e Santos (la città che ospiterà la UNESCO Creative Cities Conference nel 2020). La promotrice e ispiratrice dell'evento, Francesca Merloni, Ambasciatrice UNESCO per le città creative, non ha dubbi: «saranno giornate davvero straordinarie con numerosi appuntamenti che coinvolgono l’intero tessuto della città che, più degli Stati, sono luoghi di apertura, di ricezione e di elaborazione».

Fabriano, foto tratta da unescofabriano2019.org

Un intenso programma culturale ed istituzionale quello della XIII UNESCO Creative Cities Annual Conference che accompagnarà i lavori dei delegati presenti in città. Tra gli eventi spicca l’esposizione della Madonna Benois di Leonardo da Vinci, in prestito dal Museo Hermitage di San Pietroburgo. «Siamo onorati e molto felici: è un grande privilegio esporre La Madonna Benois a Fabriano - ha dichiarato Francesca Merloni -. Le Città Creative del mondo si inchinano al genio di Leonardo (nell’anno in cui si festeggiano i 500 anni dalla sua morte), al suo messaggio di bellezza, che edifica e riscatta, all’apertura al mistero che un’opera così preziosa reca in sé».

Il programma tiene insieme musica, arte, danza, visioni, teatro, new media, riflessioni sulle prospettive future dell’urbanesimo globale e le ultime frontiere dello sviluppo umano sostenibile. Numerosi i momenti del programma (www.unescofabriano2019.org) per discutere di sostenibilità, resilienza, innovazione, cultura e antifragilità.

Fabriano, foto tratta da fabrianocreativa.it

L’Unesco Creative Cities Conference di Fabriano uscirà dagli alberghi e dai centri congressi per essere accolto dalla città e dalle sue bellezze. Il tutto sarà possibile grazie a un significativo intervento urbano: per l’occasione, e per sperimentare dinamiche nuove del vivere la città ed i suoi luoghi più belli, verranno allestiti i Padiglioni della Creatività. Ciascuno di questi sarà rappresentativo di una categoria del network e sorgerà in un luogo simbolico per lo sviluppo creativo di Fabriano; raffigurerà, attraverso immagini, prodotti e contenuti multimediali, la ricchezza e le peculiarità delle città del mondo appartenenti alle sette categorie del Network. Nel Palazzo del Podestà, l’antica sede del governo medievale, sarà realizzato un padiglione speciale dedicato alle città che hanno saputo reagire ai cataclismi della natura o alle violenze dell’uomo, rinascendo grazie a innovazione, cultura, conoscenza e creatività. Particolare attenzione sarà dedicata alla rinascita dell’Appennino dopo il sisma del 2016. Infine il Fabriano Paper Pavilion - a wonderful journey è il padiglione interamente dedicato alla carta, ideato e realizzato da Fondazione Fedrigoni Fabriano e Cartiere di Fabriano per XIII UNESCO Creative Cities Conference, all’interno del Complesso Storico delle Cartiere Miliani Fabriano. 

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