Le competizioni sono una chiave del vocabolario dell’architettura italiana

Concorsi: fondi nazionali e regionali, bandi-tipo e opportunità

Paola Pierotti, PPAN
27. janeiro 2022
Scuola Pizzigoni di Milano, progetto primo classificato di Giuseppina Bellapadrona

Dal 25 gennaio, via al bando della Regione Lombardia, Spazio alla Scuola. Si parla di 60 milioni di euro per i Comuni che realizzano progetti innovativi in scuole primarie e secondarie di primo grado integrando progettazione e didattica, apertura al territorio e sostenibilità. Un’iniziativa nell’ambito della quale i Comuni potranno ricevere un contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 100% del costo progettuale. «Un’operazione importante, perché diversamente da quanto accade per altri bandi ministeriali, si concentra sulla qualità e la messa a terra di progetti per realizzare la scuola del futuro» ha commentato Fabrizio Sala, assessore per l’Istruzione, l’Università, Ricerca, Innovazione e semplificazione. Il tema degli spazi d’apprendimento è al centro del percorso formativo co-promosso dalla Consulta regionale lombarda dell’Ordine degli architetti PPC, dalla Direzione generale politiche per l’istruzione, università e ricerca, innovazione e semplificazione della Regione Lombardia e dalla Fondazione dell’Ordine degli architetti della Provincia di Milano. Dedicato in particolare ai Rup. Focus specifico sulle linee guida e sugli elementi utili all’organizzazione di concorsi di progettazione, a partire dall’esperienza maturata con la piattaforma Concorrimi.

Comuni e Pnrr, un fondo e il bando tipo. Via libera al Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale da 161,5 milioni di euro (gli enti beneficiari sono localizzati nel Mezzogiorno e nelle isole, in Umbria e nelle Marche, e nei comuni ricompresi nella mappatura delle aree interne), e per usufruirne, l’Anac ha elaborato anche un bando tipo. Non senza alcune critiche da parte del Consiglio Nazionale degli Architetti che riguardano il ruolo della struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici dell'Agenzia del Demanio, che potrebbe essere coinvolta per lo sviluppo dei progetti nati dai concorsi; la via dell’appalto integrato, che viene considerata come opzione per le successive fasi della progettazione; l’anonimato delle giurie, che per il Cnappc non può funzionare se si considera che già i partecipanti ai concorsi saranno anonimi. 

Il Demanio annuncia il concorso per la cittadella della giustizia di Bari. «La realizzazione del Parco della Giustizia, 450 i milioni previsti, è slittata al 2025 per volontà dell’Agenzia del Demanio che è stazione appaltante e non ha ancora bandito – come sottolineato dal sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario – il concorso di progettazione previsto per novembre scorso. Avevamo chiesto il più rapido appalto integrato, ma il Demanio ha scelto diversamente». Con l’allarme per la difficile situazione edilizia in Puglia, acuita dalle norme per affrontare l’emergenza Covid, la questione del concorso per la cittadella della giustizia di Bari diventa politica e il sindaco Antonio De Caro si è impegnato ad incontrare il Demanio per far chiarezza sui tempi. L’esito? L’annuncio che il concorso sarà bandito entro gennaio 2022, si opterà per l’appalto integrato dopo il definitivo e il primo lotto sarà pronto entro il 2025. 

Outros artigos nesta categoria