Unesco e Uia hanno scelto la capitale danese per evidenziare il ruolo chiave dell'architettura verso un futuro sostenibile

Copenaghen è la capitale mondiale dell’architettura 2023

Luigi Rucco, PPAN
23. januari 2023
Impact farm © Human Habitat

L'intera città sarà palcoscenico di eventi ed iniziative per celebrare il patrimonio storico urbano, ma soprattutto la propria filosofia di architettura moderna, visto come strumento per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Una città con un alto livello di vivibilità e un modello urbano innovativo, che da diversi anni pone l’attenzione sul benessere dei cittadini legandolo alla tutela dell’ambiente. 

La capitale danese è globalmente conosciuta per il suo costante impegno che la porterà, già nel 2025, ad essere completamente carbon neutral. Un obiettivo importante frutto di numerose iniziative green adottate da Copenaghen negli ultimi tempi: dal trasporto pubblico ecologico all’estensione dei chilometri di piste ciclabili fino ai macchinari a zero emissioni.

L’architettura non è solo un mezzo per diffondere questa filosofia green, ma anzi una colonna portante che aiuta la città verso questa transizione ecologica. Basti pensare a CopenHill, termovalorizzatore simbolo della città i cui video hanno fatto il giro del mondo, che rappresenta a pieno i valori della città. Una pista da sci artificiale, composte da materiale plastico riciclabile, costruita su un impianto che ingloba 440mila tonnellate di rifiuti all’anno trasformandoli energia elettrica: così una struttura fondamentale per la sostenibilità della città è diventata un famosissimo polo d’attrazione turistica e meta per i cittadini che amano e praticano gli sport da montagna urbani. 

CopenHill, termovalorizzatore © Big

Oltre a CopenHill sono numerose le architetture contemporanee che fanno della città una icona moderna: dall’acquario Den Ba Planet progettato dallo studio 3XN, il più grande del nord Europa a memoria di una duna del deserto, al Bicycle Snake, famosissimo ponte cittadino dedicato alle biciclette a forma di serpente, firmato Dissing+Weitling. 

L'Unesco e l'Uia hanno lanciato l'iniziativa per evidenziare il ruolo chiave dell'architettura, dell'urbanistica e della cultura nel plasmare l'identità urbana e lo sviluppo urbano sostenibile. Copenaghen è la seconda città ad essere nominata capitale mondiale dell'architettura, dopo Rio nel 2021.
Il culmine della manifestazione sarà il congresso mondiale che si svolgerà dal 2 al 6 luglio, sempre a Copenaghen, nel quale architetti, paesaggisti, designer, ricercatori, studenti e imprenditori si incontreranno per discutere di come l'architettura possa contribuire a un futuro sostenibile, simbolo di benessere economico, sociale ed ambientale.

«Abbiamo raggiunto i confini planetari e abbiamo la responsabilità di cambiare radicalmente il modo in cui progettiamo, costruiamo e facciamo crescere l'ambiente edificato, al fine di raggiungere società sostenibili dal punto di vista umano e ambientale. Nessuno può risolvere da solo le sfide di sostenibilità globale che affrontiamo. Se lavoriamo insieme, costruiamo e condividiamo la conoscenza oltre i confini nazionali e attraverso le discipline, possiamo contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Ma dobbiamo agire ora e dobbiamo assicurarci di imparare da queste azioni, condividere le nuove conoscenze acquisite e applicarle su larga scala», afferma Natalie Mossin, presidente del Congresso Uia 2023 Copenaghen.

I valori che fanno capo all’evento si riflettono nei temi del congresso: l'architettura e il mondo del costruito hanno un impatto ampio e complesso sul benessere umano e non solo. Per realizzare la visione “Leave No One Behind”, che mira a benessere e uguaglianza in tutto il mondo, il congresso mondiale si interrogherà sulla ricerca di soluzioni per un futuro sostenibile, equo e inclusivo.

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