Presentato il rapporto 2020 “100 Italian Architectural Conservation Stories” promosso da Fassa Bortolo e Symbola

Restauro e conservazione, nel Dna degli architetti italiani

Paola Pierotti, PPAN
23. november 2020
Ponte di Mostar. Foto di Ramirez, opera propria.

Il patrimonio storico-culturale è una fonte dell’identità italiana e la base di una buona economia. L'Italia si conferma un laboratorio mondiale per il restauro e la conservazione, tanto che «i nostri restauri sono apprezzati e premiati in tutto il mondo. Non è un caso – si legge nell’introduzione del rapporto firmata da Ermete Realacci e Paolo Fassa – se anche nel 2020 il più prestigioso riconoscimento europeo, l’European Heritage Award, ha premiato un’esperienza italiana. Parliamo dell’intervento sulla Basilica di Santa Maria di Collemaggio distrutta durante il terremoto de L’Aquila. Un cantiere il cui valore risiede nelle tecnologie innovative impiegate e nell’aver tenuta aperta e in sicurezza, per tutta la durata dei lavori, la fruizione della Basilica. Rimangono a testimonianza le tante foto di matrimoni o della Perdonanza celebrate nella basilica puntellata. Un cantiere che nonostante le sue complessità è durato solo due anni (da gennaio 2016 sino a dicembre 2017)».

Il rapporto “100 Italian Architectural Conservation Stories” è di fatto un racconto della filiera tutta made in Italy, che lega i beni oggetto di restauro ad artefici e protagonisti. E tra le cento esperienze nell’edizione 2020 ampio spazio viene dedicato proprio ai crateri dei terremoti che hanno colpito il centro Italia. Una storia che lega progettisti, tecnologie e materiali sviluppati dal mondo dell’impresa e il sistema dell’Università. Con uno sguardo al futuro, visto che c’è spazio anche per lo sviluppo delle tecnologie digitali che si declinano nell’Heritage BIM, nella computer vision, e poi ancora realtà virtuale e Iot, «con l’intento di sviluppare piattaforme uniche, in grado di unire le necessità legate alla conservazione e manutenzione del bene e quelle legate alla sua valorizzazione, ad utilizzo del gestore/manutentore del bene, ma anche del visitatore o di chiunque sia alla ricerca di una conoscenza approfondita sul bene stesso».

L'Aquila, Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Esterno della facciata occidentale. Foto di Ra Boe

Sul fronte della progettazione, in campo ci sono architetti e ingegneri. Tra gli altri segnalati nel Rapporto c’è Archliving, società di architettura e ingegneria multidisciplinare che si è occupata anche del restauro di beni danneggiati in seguito al terremoto dell’Emilia-Romagna del 2012.

A Poggio Renatico ha provveduto al restauro e al consolidamento di Villa Mastelli, un bene sottoposto a vincolo di tutela, provvedendo all’adeguamento antisismico, rinforzando le strutture compromesse e riorganizzando gli spazi interni in funzione di residenza privata. Per il post sisma 2012 è stata coinvolta anche Binario Lab, che tra gli altri lavori tra il 2014 e il 2018 si è occupata del restauro post-sisma e della riqualificazione energetica di Palazzo Gulinelli a Ferrara, il primo edificio polifunzionale in Italia che ha ottenuto nel 2020 la certificazione livello Oro del protocollo GBC-Italia Historic Building®.

Fondata dal professor Giorgio Croci ed attiva dal 1985, la Spc Engineering è una società specializzata nella progettazione, restauro e consolidamento di edifici storici e monumentali. Data la sua competenza nel consolidamento, è intervenuta a L’Aquila, nella ricostruzione post-sisma, occupandosi del progetto strutturale per la ricostruzione del tamburo e della lanterna della settecentesca Chiesa di Santa Maria del Suffragio, progetto finanziato dal governo francese. Tra gli altri lavori, ad Enez, in Turchia, si è occupata del progetto strutturale di ricostruzione di una moschea.

Lo Studio Berlucchi è tra i principali 100 studi di architettura italiani (fonte OICE) con oltre 250 progetti di edifici sottoposti a vincolo monumentale. Tra gli interventi realizzati anche il Teatro la Fenice di Venezia, l’abside della Basilica di San Pietro, la facciata della Vaticana, il Ponte di Rialto, le facciate dei Palazzi Capitolini in Campidoglio, il Tempio della Concordia ad Agrigento, il Teatro Donizetti di Bergamo, il Palazzo dello Shirvan a Baku, la Moschea di Imrahor a Istanbul. 

Guido Canali si è affermato come uno dei più grandi esperti nella ristrutturazione di architetture storiche da riadattare a spazi espostivi. Suoi sono gli interventi alla Galleria Nazionale di Palazzo della Pilotta a Parma e al Complesso museale di Santa Maria della Scala a Siena. Nel 2015 – per la prima volta – la Medaglia d’Oro per l’Architettura della Triennale di Milano ha premiato il restauro, riconoscendo l’operato di Massimo Carmassi, con particolare riferimento all’intervento di restauro e conversione del Panificio della Caserma Santa Marta nella nuova sede del Dipartimento di Economia dell’Università di Verona. 

Tra gli altri del Rapporto, CN10 Architetti ha curato l’intervento presso la fortificazione medievale di Torre del Borgo di Villa d’Adda, quel che rimane del castello che dominava l’abitato; Marco Ermentini vanta (con lo studio fondato dal padre) oltre 200 lavori di costruzione e restauro su molteplici tipologie di edifici (chiese, castelli, palazzi, musei). Non solo, l’Enciclopedia Treccani lo cita come ideatore del “Restauro Timido”. Lo Studio Tortelli e Frassoni dal 2003 al 2018 è stato impegnato in un complesso intervento presso la zona archeologica e la Basilica di Aquileia (sito Unesco). E a Gerusalemme si è occupato della riorganizzazione degli spazi e dell’allestimento museale del Terra Sancta Museum, che sorge sui resti della Fortezza Antonia eretta da Erode il Grande a difesa del Tempio.

Basilica di Aquileia. Foto tratta basilicadiaquileia.it

Specializzato nella riorganizzazione e rifunzionalizzazione di spazi espostivi, lo studio Guicciardini & Magni Architetti vanta interventi su oltre 40 musei e 70 mostre dal 1990 ad oggi. A Firenze, tra i tanti progetti, dal 2005 al 2015, ha provveduto a raddoppiare gli spazi del Museo dell’Opera del Duomo, grazie a interventi di adeguamento e alla realizzazione di 3 nuove gallerie e altri spazi. Con base a Merano, Markus Sherer ha firmato la valorizzazione (commissionata dalla Provincia di Bolzano) del mastodontico Forte di Fortezza, con una superficie di 65.000 mq, costruito tra il 1833 e il 1838 con l’idea di sbarrare il passaggio degli eserciti verso l’Austria. Specializzato anche nel restauro di cantine, l’architetto è intervenuto recentemente presso la cooperativa vinicola Nals Margreid (Bolzano), restaurando un edificio del 1700. Solarraum è nato nel 2005 dalla fusione tra uno studio di architettura e uno studio specializzato nell’efficientamento energetico, per ottimizzare le prestazioni energetiche degli edifici senza comprometterne il design e l’estetica. Con particolare dedizione per il tema del recupero.

Dall’Alto Adige al Veneto: la stessa sede dello Studio Pastor e Michelotto – l’ex Palazzo Contarini a Venezia, edificato nel ‘500 – è frutto di un restauro che fa scuola. Sempre nella città lagunare gli architetti hanno curato il restauro e gli allestimenti espositivi dello storico Caffé Florian e il Palazzo Querini Stampalia, sede dell’omonima Fondazione. Lo studio Feiffer Raimondi, con sede a Venezia e a Cremona, è attivo nel campo del restauro e della riqualificazione urbana e paesaggistica, e tra i numerosi interventi su palazzi storici, c’è il restauro del cinquecentesco Palazzo Ruspoli a Roma o quello dell’intera cinta muraria ghibellina del XIV secolo e delle torri, a Soave in provincia di Verona. Attivo anche nel campo della diagnostica, lo studio ha fornito le relazioni tecniche che hanno preceduto il restauro della Torre dell’Orologio di Instabul, utilizzando rilievi laser scanner. 

Con sede a Caserta, lo Studio Associato di Architettura Carafa e Guadagno si occupa prevalentemente di restauro e adeguamento funzionale di complessi monumentali pubblici e privati. E per chiudere, lo Studio Associato Comes, con sede a Sesto Fiorentino, si occupa di architettura e analisi strutturale, con particolare esperienza negli interventi di tutela del patrimonio storico architettonico. Tra i lavori eseguiti all’estero, si può citare la ricostruzione del Ponte di Mostar, il consolidamento della Cittadella di Damasco in Siria, di alcuni templi di Angkor, in Cambogia, della Moschea e del minareto di Mosul e la consulenza per il Ponte Adolphe in Lussemburgo. Per il governo francese lo studio ha consolidato con cerchiature la cupola del Pantheon di Parigi e sta collaborando alla ricostruzione di Notre-Dame. 

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