Le aspettative spiegate dai due assessori all’Urbanistica, Luca Montuori e Pierfrancesco Maran

Reinventing Cities in Italia: ecco le 5 aree in gara a Roma e le 7 a Milano

Paola Pierotti, PPAN
17. 12月 2019
Roma, ex filanda. Foto tratta da c40reinventingcities.org

«Il concorso Reinventing Cities ispira alla collaborazione creativa per combattere la crisi climatica (link a intervista a Melis) sfruttando la capacità e la creatività di architetti, artisti, ambientalisti e imprenditori. La creazione di nuovi sviluppi nelle città – sottolinea Mark Watts, direttore esecutivo C40 – non solo riduce le emissioni di carbonio delle costruzioni, ma crea anche ambienti urbani resilienti necessari per far fronte all'aumento delle temperature e agli eventi climatici più estremi. Reinventing Cities è più di una competizione innovativa: fornisce soluzioni vitali per la costruzione del futuro urbano che desideriamo».

Roma, per la prima volta, è scesa in campo facendo entrare nel vivo il Programma ReinvenTIAMO Roma per la rinascita di spazi abbandonati. Milano, affronta la sfida, dopo il successo della prima edizione. 

Milano, ex macello. Foto tratta da c40reinventingcities.org

Nella Capitale sono cinque gli immobili in gara: l’istituto Vertunni nel Municipio V, l’ex Filanda nel Municipio VII, l’ex Mercato di Torre Spaccata nel Municipio VI, l’area Mira Lanza nel Municipio XI e la Stazione Tuscolana nel Municipio VII (in partnership con FS Sistemi Urbani – Gruppo FS Italiane).

«La competizione internazionale sulla rigenerazione urbana è fondamentale per realizzare un nuovo modello di sviluppo. L’obiettivo – ha precisato l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori – è promuovere progetti di rigenerazione a impatto zero e con i più alti standard di sostenibilità ambientale, a cui noi abbiamo inoltre voluto dare anche una connotazione di sostenibilità sociale grazie al coinvolgimento dei Municipi per individuare le attività da sviluppare nei territori. Un approccio che integra il lavoro della Strategia di Resilienza e il lavoro in atto con la rete C40. L’idea fondamentale è di legare, attraverso progetti di qualità, investimenti del settore privato, forme innovative nella gestione dei luoghi e degli spazi, attività di stakeholder e coordinamenti territoriali».

Milano, palazzine via Molise. Foto tratta da c40reinventingcities.org

Sette le aree in gara nel capoluogo lombardo: Piazzale Loreto, il nodo di interscambio Bovisa, lo scalo ferroviario di Lambrate, aree in via Monti Sabini e, a Crescenzago, l’area dell’ex Macello e le Palazzine Liberty di viale Molise. 

«Si tratta della prima applicazione concreta del Piano di Governo del Territorio appena approvato, non solo dal punto di vista delle norme, ma anche per gli obiettivi: incrementare l’offerta di case accessibili in affitto e rigenerare il territorio con interventi di elevata qualità ambientale – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran –. Loreto e Bovisa si svilupperanno a partire dall’idea che il progetto batte la regola se si interviene attraverso un lavoro di ricucitura territoriale e in una logica che vuole concentrare la densità urbana in prossimità delle metropolitane. In via Monti Sabini, Crescenzago, e all’ex Macello dovranno essere realizzati alloggi in edilizia residenziale sociale, in particolare in affitto, per rispondere alla domanda di casa a prezzi accessibili. Anche a Lambrate, come previsto dall’Accordo di Programma per la rigenerazione degli scali ferroviari, arriverà edilizia residenziale sociale in affitto e in vendita e alloggi per gli studenti a prezzi accessibili. Infine, nelle Palazzine Liberty potranno nascere servizi per tutto il quartiere e la città. Con questi progetti stimiamo di arrivare ad avere circa 1.600 nuovi alloggi in edilizia residenziale sociale e circa 120 in edilizia popolare, da destinare a giovani famiglie, studenti e persone in difficoltà».

Nove le città del mondo che partecipano alla seconda edizione di Reinventing Cities: Milano, Madrid, Roma, Chicago, Dubai, Montreal, Singapore, Cape Town, Reykjavik. In totale sono stati identificati 25 siti (di cui 7 solo a Milano) - tra aree o edifici in disuso o dismessi - da riqualificare attraverso interventi di rigenerazione urbana resiliente e a emissioni zero.

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