Human Technopole Headquarters&Campus
Milano
- Architetti
- Piuarch
- Sede
- Milano
- Anno
- 2020
- Cliente
- Arexpo - Fondazione Human Technopole
Un parterre, una piazza coperta e un giardino pensile sono gli spazi attorno ai quali è organizzato il progetto e che formano una sequenza ininterrotta dal piano terra fino alla sommità dell'edificio. Al pian terreno, il parco collega la sede centrale dello Human Technopole con gli altri edifici del Campus, tra cui Palazzo Italia. Un paesaggio artificiale di piani inclinati suggerisce una distinzione tra le aree di circolazione e le aree di sosta, gli anfiteatri. Questo spazio aperto, che in parte prosegue anche sotto l'edificio, consente di accedere direttamente all'atrio completamente vetrato e da qui alla piazza coperta. Quest'ultima è il vero cuore della sede dello Human Technopole, a livello funzionale, relazionale e simbolico. Da un lato, questo gigantesco spazio vuoto a tutta altezza, inondato di luce naturale, è attraversato da un sistema di rampe e passerelle che collegano tutti i livelli dell'edificio. Allo stesso tempo, la piazza coperta, su cui si affacciano tutti gli uffici e i laboratori, è uno spazio cruciale per l'interazione e lo scambio di idee. Il giardino pensile è il naturale complemento della piazza coperta: qui il "campus verticale" si apre sul contesto e sulla città e il caratteristico profilo spezzato della sua copertura rende lo Human Technopole Headquarters altamente riconoscibile, un nuovo landmark architettonico per il futuro Milano Innovation District. Intorno alla spina dorsale di questi tre spazi pubblici e collettivi si trovano gli uffici e i laboratori, disposti in due blocchi compatti distinti, entrambi paralleli alla piazza coperta. Lo Human Technopole Headquarters è concepito come un ecosistema altamente sostenibile. Le aree coperte a verde a livello del suolo e della copertura consentono una corretta gestione dell'acqua piovana. Gli impianti fotovoltaici installati sulle pensiline al piano terra, sulla facciata e sul tetto contribuiscono in modo significativo al fabbisogno energetico dell'edificio. Le lamelle frangisole orientate lungo le facciate calibrano la quantità di luce solare in entrata nelle diverse stagioni dell'anno.
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