Premi Oice 2024, una consacrazione del ruolo dell'acciaio
Alessio Garofoli, PPAN
23. luglio 2024
Render della Nuova Cittadella Scolastica del Comune di Castel Volturno ©Wolf Visualization Agency
Le tecniche costruttive ricercano l'innovazione, anche nei materiali. Ma tra questi ne esistono di eterni, come l'acciaio. Completamente rinnovabile e dalle caratteristiche fisiche che la rendono estremamente versatile, questa lega è stata protagonista in questo 2024 della seconda edizione dei Premi Oice dell’ingegneria e dell’architettura. La proclamazione dei vincitori è andata in scena lo scorso 27 giugno.
Una categoria di premi dedicata alle opere in acciaio è stata appunto la novità di questa edizione: peraltro le candidature per il miglior progetto in acciaio erano 10, a fronte delle quattro per il migliore in legno, e delle sette per quello in calcestruzzo.
I vincitori. Il nuovo premio per il miglior progetto di opere in acciaio è andato al Ponte sull’Adige e scavalco dell'A22 di Steel Project Engineering, candidato nella categoria B, quella relativa ai progetti. Questo ponte, dice l'ingegner Giovanni Costa, Direttore tecnico e Amministratore unico di Steel Project Engineering, fornisce la «rappresentazione plastica della capacità dell’acciaio di realizzare architetture uniche nel campo delle infrastrutture: una struttura ardita dal punto di vista architettonico ma al contempo funzionale, che scavalca senza appoggi intermedi l’alveo del fiume Adige, con tre viabilità differenti (stradale, ciclistica e pedonale). La struttura in acciaio con schema di arco a spinta eliminata di 80 metri di lunghezza ha reso possibile un ingombro ridotto dell’impalcato a cassone in piastra ortotropa di spessore variabile da 650 fino a 1800 mm, a fronte di una larghezza di 20 metri. Le caratteristiche di elevata resistenza dell’acciaio hanno reso possibile la creazione di elementi snelli nei due piani – aggiunge Costa – conferendo all’opera un'innegabile leggerezza ed eleganza. Grazie all’acciaio è stato possibile assemblare in opera la struttura, senza soggezione alcuna alla viabilità esistente. Cenno importante sulla sostenibilità ambientale delle costruzioni metalliche: il 100% del materiale acciaio utilizzato per realizzare quest’opera potrà tornare nel ciclo costruttivo quando la vita utile dell’opera sarà terminata. Nessun altro dei materiali da costruzione comunemente utilizzati nelle infrastrutture ha questa capacità di garantire un ciclo di vita sostanzialmente illimitato senza perdita alcuna delle proprietà meccaniche».
Ma non ci sono solo i ponti, ci sono anche gli uffici e le scuole. Sempre nella categoria B, il premio Pianificazione territoriale e rigenerazione urbana è andato all'Edificio Symbiosis D progettato da Acpv Architects Antonio Citterio Patricia Viel. Spiega Viel che «l’architettura ha sempre cercato di estrarre dalla tecnologia costruttiva il meglio, manifestando la qualità del progetto nella sintesi perfetta tra meraviglia strutturale e linguaggio architettonico. Il masterplan dell’area Symbiosis è uno dei più importanti progetti di rigenerazione urbana del nostro studio – prosegue – e l’acciaio ha avuto un ruolo fondamentale per generare un ambiente di qualità per le persone. L’architettura di Building D, ad esempio, integra grandi strutture in acciaio che sollevano l’edificio da terra, consentendo la circolazione e il passaggio libero intorno e sotto l’edificio, favorendo l'interazione e lo scambio sociale». Anche il premio Edilizia sostenibile se l'è aggiudicato l'Edificio Symbiosis D, stavolta per la parte ingegneristica curata da Artelia Italia Spa.
Ricostruzione del ponte sull’Adige sulla strada comunale di Egna ©Fondazione Promozione Acciaio
Tra i premi alle organizzazioni di ingegneria e architettura (categoria A), il premio Innovazione nell’architettura è stato conferito a Peter Pichler Architecture per il progetto Bonfiglioli (sede dell'omonina azienda a Calderara di Reno, Bo). Anche questo realizzato in acciaio: «Il materiale che meglio rispondeva alle esigenze del cliente. Grazie a questa scelta, il progetto è stato concepito con un esoscheletro di facciata, mantenendo gli spazi interni liberi da colonne e ottimizzando la gestione degli ambienti. L'acciaio ci ha permesso di coniugare tradizione e innovazione in un contesto industriale», dichiara il direttore amministrativo di Peter Pichler Silvana Ordinas. Il premio Innovazione nell’ingegneria è stato invece conferito a Masera Engineering Group Srl, per il suo impegno verso l’innovazione nell’ingegneria parametrica applicata a viadotti e ponti. Mentre il premio Miglior progetto dell’anno è stato vinto dalla Nuova Cittadella Scolastica di Castel Volturno di Settanta7 Srl, Gpa Srl, Studio Perillo Srl, la cui architettura impiega strutture portanti in acciaio S275 che le conferiscono la massima resistenza e stabilità, per di più contribuendo alla sostenibilità dell'edificio. Questo progetto era stato peraltro tra i vincitori del bando Futura del Ministero dell'Istruzione, per cui nascerà da un investimento di quasi 30 milioni da Pnrr. «La scelta dell'acciaio è stata fondamentale per garantire robustezza e offrire massima flessibilità e libertà di utilizzo ai nuovi ambienti – commenta Elena Rionda, cofondatrice di Settanta7, tra l'altro nominata Ceo dell'anno agli Oice 2024 –. La struttura in acciaio ci ha altresì permesso di sviluppare una forma complessa, sinuosa e organica che ben si sposa alle esigenze della scuola contemporanea. L’acciaio risulta inoltre un materiale chiave per il passaggio a un modello economico circolare, volto alla riduzione del consumo di risorse naturali e incentrato sui principi di riutilizzo e riciclo di materiali e prodotti esistenti per il più lungo tempo possibile, come previsto dai Cam», conclude.