Palazzo Citterio, dove contemporaneità e storia dialogano con la città

Francesca Fradelloni, PPAN | 12. dicembre 2024
MCA_Palazzo Citterio_©Walter Vecchio

«Non è un edificio autonomo ma vive in stretta relazione con il contesto in cui è inserito, divenendo parte integrante di una visione più ampia: la grande Brera», racconta Mario Cucinella, architetto e founder di Mca. «Con questo allestimento, caratterizzato da incursioni contemporanee che dialogano con la storia, abbiamo voluto dare forma a un nuovo modo di concepire i musei. La sfida è quella di addomesticare questi ambienti per farli diventare spazi della quotidianità, capaci di riflettere e raccontare nuovi modi di stare insieme. Palazzo Citterio entra così nelle vite di tutti i giorni, come un luogo in cui esporsi alla bellezza ma anche in cui vivere la comunità e l’incontro», conclude. 

MCA_Palazzo Citterio_©Walter Vecchio

Obiettivo del progetto è quello di restituire alla collettività un pezzo di città dall’alto valore culturale e sociale. Da qui la scelta di sviluppare spazi inclusivi, capaci cioè di accogliere, creare comunità e diventare espressioni di una nuova socialità. Gli ingressi al civico 12 e 14 di via Brera, entrambi aperti al pubblico, non sono quindi pensati per essere semplici luoghi di accesso, ma diventano essi stessi spazi in cui abitare e vivere la città grazie ad allestimenti che stimolano l’aggregazione e al contempo incuriosiscono i visitatori sul patrimonio artistico lì custodito, come le collezioni Jesi e Vitali. In futuro, sarà possibile entrare anche dal cortile, collegato all’Orto botanico, dove sarà presente un bistrot con vista sul giardino. 

Collocato nella corte e accessibile da via Brera 12, un tempietto di forma circolare funge da punto di raccordo tra l’esterno e i vari ambienti. Una componente contemporanea che dà accesso al giardino accanto all’Orto botanico offrendo ai visitatori uno spazio coperto dove sedersi e sostare. L’installazione “dialoga” con la Pinacoteca, traendo ispirazione dall’opera di Raffaello “Lo sposalizio della Vergine” lì esposta, e segna allo stesso tempo un’incursione verso la modernità di cui le collezioni sono l’emblema. Il Tempietto è stato donato da Salone del Mobile.Milano alla Pinacoteca di Brera.

MCA_Palazzo Citterio,Brera_HD_MCA Archive

La hall d’ingresso, accessibile da via Brera 14, è un altro spazio aperto alla comunità. In un ambiente completamente rinnovato, un tavolo-scultura, un oggetto organico e contemporaneo è stato concepito e disegnato per integrare allo stesso tempo le funzioni di ticketing, info point e bookshop.  Grazie alle linee curve e alle sedute incorporate, “abbraccia” le persone che arrivano dall’esterno, offrendo un punto d’incontro e di riposo. Una progettazione polifunzionale basata sull’universal design, che ha visto l’applicazione di particolari accorgimenti progettuali. Dedicato all’esposizione delle collezioni permanenti, il primo piano o piano nobile ospita le opere delle famiglie Jesi e Vitali che un tempo abitavano le due ali del Palazzo. Apposite teche sono state disegnate dallo studio per valorizzare alcune opere delle due collezioni e per integrarsi armoniosamente con l’architettura delle sale affrescate. Un dialogo tra modernità e storia che si ritrova anche nella Sala degli Specchi allestita con un tavolo espositivo che ospita reperti archeologici disposti in teche di diversa altezza a richiamare l’immagine di uno skyline urbano. 

Rievocando l’immagine dei salotti dei palazzi storici, lo studio ha allestito al primo piano anche uno spazio lettura, dove i visitatori hanno la possibilità di fermarsi per un momento di riposo e di consulto dei libri esposti. In una stanza attigua, inoltre, è stata ricavata una libreria per l’esposizione di pergamene e libri antichi dal restauro di precedenti armadiature in legno.

MCA_Palazzo Citterio_©Walter Vecchio
MCA_Palazzo Citterio_©Walter Vecchio
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