L’hospitality di lusso spinge il real estate italiano anche nel 2025

Luigi Rucco, PPAN | 17. giugno 2025
Six Senses, Roma © Jacopo Salvi - fpro.it

Questi dati evidenziano il crescente interesse degli operatori per il mercato italiano, con un’attenzione particolare al segmento del lusso, che continua a rappresentare il principale motore degli investimenti. Roma, in particolare, si conferma al centro di questa dinamica, grazie all’apertura di nuove strutture ricettive di prestigio anche grazie al Giubileo 2025. Lo stesso presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia, in vista del tradizionale appuntamento con il Forum di Rapallo (19 – 20 settembre 2025), scatta una fotografia del primo semestre del mercato del real estate, sottolineando l’importanza della Capitale per il settore hospitality: «Negli ultimi dieci anni sono stati aperti 192 alberghi, un terzo di classe alta, contro i 72 aperti a Milano».

Proprio la ricettività di lusso diventa il motore economico della capitale. Dopo Six Senses, sviluppato da Starching sulla base del design firmato Patricia Urquiola, e il Bulgari Hotel rivisitato su progetto dello studio ACPV Antonio Citterio Patricia Viel, nel 2025 aprirà il primo Hyatt Regency in Italia, situato vicino alla stazione Termini e progettato dagli architetti Jeremy King e Riccardo Roselli, e il Corinthia Rome, hotel di 60 camere che farà rivivere lo storico edificio della Banca Centrale d'Italia in Piazza del Parlamento (l’interior design è firmato da Ga Group). Nel 2026 sarà la volta del Mandarin Oriental dove, grazie all’investimento di Merope Asset Management, dieci ville del XIX secolo ospiteranno 108 camere e suite progettate da Bms Progetti con l’interior design di Gilles & Boissier.

Non solo la capitale. Se Milano vive un momento difficile dal punto di vista delle operazioni in sviluppo – da segnalare l’hotel Gran Meliá aperto nel 2023 a Palazzo Venezia in piazza Cordusio, con il progetto firmato Marco Piva – sono tanti i luoghi in Italia che attirano l’interesse dei grandi gruppi legati all’hospitality di lusso. A Venezia il gruppo Airelles aprirà nel 2025 il primo hotel fuori dai confini francesi sull’isola della Giudecca, negli spazi dell’ex Convento delle Zitelle e dell’ex Ospizio Sagredo-Diedo, con 45 camere complessive. A Firenze è stato recentemente inaugurato il Collegio alla Querce, nuovo hotel firmato Auberge Resorts Collection. La ristrutturazione è stata curata dallo studio di architettura spagnolo Esteva i Esteva, mentre il progetto di interior design è del team fiorentino ArchFlorence.

Falkensteiner Michaeler Tourism Group, una delle principali società turistiche private, proprietaria di Falkensteiner hotels & residences e presente in sei paesi europei. In aggiunta alle 27 strutture già attive tra Italia, Croazia, Austria, Slovacchia e Repubblica Ceca, il gruppo Falkensteiner continua a investire nel nostro Paese. Nel 2025 si concluderanno i lavori del nuovo park resort Lake Garda a Salò, con architettura e interior design di Matteo Thun & Partners, e l’hotel Bozen WaltherPark di Bolzano, secondo il progetto di David Chipperfield Architects/Muza Lab & Aggi Bruch. Nel 2026 sarà la volta del Falkensteiner Beach Resort di Licata, in Sicilia, curato da Vudafieri Saverino Partners, che per il gruppo altoatesino aveva già sviluppato il progetto interior dell’hotel Montafon in Austria, con progetto architettonico di Snøhetta.

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