Innovazione per un futuro sostenibile nell'edilizia: Klimahouse arriva alla sua 20esima edizione

Luigi Rucco, PPAN | 23. gennaio 2025
HAUS EGGEMOA - Arch. Daniel Ellecosta – Architekt Daniel Ellecosta © Foto credits: Gustav Willeit

Un’edizione darà ulteriore importanza ad un approccio integrato alla sostenibilità, capace di coinvolgere sia il mondo dell’architettura e dell’ingegneria, che quello delle imprese e delle istituzioni. «In questi anni Klimahouse è diventata un punto di riferimento per tutti coloro che credono in un futuro più sostenibile, contribuendo a cambiare profondamente il panorama dell’edilizia italiana. In questi 20 anni ci sono stati una media di 650mila visitatori che, attivamente, hanno deciso di venire a Bolzano per informarsi ed essere ispirati da tutto quello che emerge durante la manifestazione», ha dichiarato Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano.

Come nelle precedenti edizioni, si svolgerà anche quest’anno il Klimahouse Congress, dal titolo “Transforming spaces, changing lives, shaping the future!”, organizzato in collaborazione con l’agenzia CasaClima. Due giornate per approfondire quei progetti architettonici capaci di diventare fulcro di importanti innovazioni e portatori del concetto di rigenerazione urbana, visto come processo che mira a rivitalizzare intere comunità, trasformando spazi abbandonati in luoghi di vita e di incontro. Il Klimahouse Congress 2025 presenterà esempi concreti di come luoghi rigenerati riescano a trasformare sia gli spazi fisici che la vita delle persone, costruendo un futuro più sostenibile per tutti all'insegna dell'inclusione sociale. «Uno degli elementi più interessanti di Klimahouse è quello di proporre idee e prospettive di cui si parla tanto, sia nell’ambito del green che su quello della sostenibilità. Proprio su questa concretezza abbiamo posato le basi per una collaborazione con Klimahouse che è iniziata nel lontano 2000», ha sottolineato Ulrich Klammsteiner, direttore tecnico dell’agenzia CasaClima.

Un futuro consapevole per l'edilizia. Tra le iniziative di punta della ventesima edizione di Klimahouse spicca Future Hub, progetto realizzato in collaborazione con PoliHub, startup accelerator gestito dal Politecnico di Milano e nato per favorire la crescita di nuove startup deep tech, capaci di sviluppare prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico. Un vero e proprio villaggio ospiterà ben venti startup in cinque settori chiave (intelligenza artificiale, energia, nuovi materiali, soluzioni circolari, wellness e salubrità degli edifici), con nuove tecnologie e idee rivoluzionarie per ridefinire il futuro dell'edilizia consapevole. Durante le giornate della fiera, le imprese presenteranno presso i propri desk le loro soluzioni all'avanguardia: dalle tecnologie innovative per migliorare la qualità acustica degli ambienti attraverso nuovi materiali, a sistemi che integrano micro-cogeneratori a biomassa per fornire energia elettrica, riscaldamento e acqua calda con un impatto ambientale minimo.

Il premio dedicato al legno. Come nelle edizioni 2023 e 2024, anche quest’anno sarà assegnato il Wood architecture prize, primo e unico premio nazionale italiano per l'architettura in legno. Il premio ricerca con particolare cura le opere di architettura e di ingegneria, ideate e realizzate in una logica di filiera territoriale, in cui il legno viene impiegato in combinazione con altri materiali sostenibili. Il Wood architecture prize, promosso con il patrocinio e il contributo scientifico dell'Università Iuav di Venezia e del Politecnico di Torino e con la collaborazione di Pefc Italia, si rivolge non solo agli architetti ma anche a tutti i membri della filiera delle costruzioni in legno: committenti, innovatori, startup, pubblica amministrazione e imprese. «È la terza edizione del premio – spiega Mur – e abbiamo notato una qualità dei progetti molto alta. Abbiamo inoltre ricevuto diversi progetti pubblici e siamo felici perché vuol dire che le istituzioni si sono rese conto di quanto il legno sia un materiale di grande importanza».

A proposito di legno, c’è da registrare che il comparto nel suo complesso vive un momento poco sereno, dove a preoccupare le aziende sono l’aumento dei costi di produzione e la contrazione della marginalità. Quest’anno FederlegnoArredo compirà 80 anni e il presidente Claudio Feltrin prevede per il 2025 ancora dati stazionari in linea con il 2024, che si è chiuso con il segno meno per quanto riguarda ricavi e produzione, come quasi tutti i comparti manifatturieri italiani.

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