La 28esima edizione assegna 20 premi, 11 alla carriera e tre riconoscimenti speciali

Il Compasso d’Oro compie 70 anni e punta a Expo 2025 Osaka

Luigi Rucco, PPAN | 21. giugno 2024
Cerimonia e mostra Adi Compasso D'Oro ©Roberto De Riccardis

Milano si conferma la capitale del design italiano, capace di concentrare il 18% del valore aggiunto del settore sul territorio nazionale e sede del Salone del Mobile e del Fuorisalone, tra le più importanti manifestazioni al mondo dedicate al design.

Proprio da Milano parte il lungo iter del Compasso D’Oro, premio con cadenza biennale che si avvale di una giuria internazionale, diversa a ogni edizione, quest’anno composta da Maria Cristina Didero, Luciano Galimberti, Francisco Gómez Paz, Renata Cristina Mazzantini e Toshiyuki Kita. Dalla panoramica annuale dell’Adi Design Index, condotta regione per regione, alla successiva valutazione da parte di specialisti dei singoli campi in cui il premio è attivo (dall’arredamento alla mobilità, dal design sociale ai progetti degli studenti di design delle università italiane). Un processo di selezione scientifico che dura due anni e coinvolge un osservatorio permanente multidisciplinare di circa 150 esperti, fino alla presentazione dei risultati della selezione a una giuria internazionale. Questo lungo iter fa sì che i premi non vengano assegnati semplicemente agli oggetti più diffusi o più belli, ma a quelli che meglio rappresentano l’idea di design made in Italy. Una selezione ragionata, che in settant’anni di storia ha assegnato poco più di 370 riconoscimenti, a testimonianza del prestigio che il premio intende rappresentare nel mondo. 

Cerimonia e mostra Adi Compasso D'Oro ©Roberto De Riccardis

«Una storia che parte da lontano ma che, in una sorta di lungo presente, ha mantenuto coerenza e capacità di sviluppare relazioni propositive per costruire un’idea di comunità civile. Il Compasso d’Oro ha assunto sempre più una valenza istituzionale, candidando il nostro miglior design nel mondo a un ruolo di riferimento culturale prima che estetico, affermando l’idea che il design italiano non sia attività limitata alla definizione delle forme, ma soprattutto dedicata alla costruzione di relazioni profonde», ha commentato il presidente di Adi Luciano Galimberti.

Oltre ai 20 progetti premiati col Compasso d’Oro, le tre targhe dedicate ai giovani talenti, gli 11 Compassi d’Oro alla carriera e le 39 menzioni d’onore, questa 28esima edizione si è aperta con la consegna di tre targhe memorabili, riconoscimenti speciali per ricordare tre figure recentemente scomparse, note per il grande contributo al design e alla cultura del progetto: Manlio Armellini, scomparso nel 2020, Gaetano Pesce e Italo Rota, venuti a mancare nell’aprile di quest'anno. 

Cerimonia e mostra Adi Compasso D'Oro ©Roberto De Riccardis

In occasione dei 70 anni del Premio, Adi ha deciso di assegnare anche dei riconoscimenti speciali a tre prodotti longseller di Gio Ponti, ideatore del premio. Si tratta della poltrona D.154.2 (1953), della sedia Superleggera (1957) e della collezione di piastrelle ceramiche Blu Ponti (1960). 

Tra i premi alla carriera, da sottolineare quello per Piero Lissoni, protagonista indiscusso della cultura del progetto italiano grazie a «una carriera improntata al modernismo, un percorso fatto di coesione e metodo, in grado di offrire sguardi rassicuranti e misurati uniti a una poetica emozionante. Un percorso che ha saputo esplorare e coniugare diverse discipline progettuali, restituendoci l’idea dell’unitarietà dell’azione creativa», secondo le motivazioni della giuria

Cerimonia e mostra Adi Compasso D'Oro ©Roberto De Riccardis

In occasione della premiazione Adi ha annunciato per settembre il lancio del Compasso d’Oro International Award, in partnership con il commissariato generale per la partecipazione italiana a Expo 2025 Osaka. Un’edizione internazionale che avrà il compito di sviluppare attraverso il design il tema centrale di Expo 2025: progettare la società futura per le nostre vite. La mostra sarà inaugurata il 5 settembre 2025 all’interno del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka, progettato da Mario Cucinella. «Il design è un elemento centrale del made in Italy - spiega Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka - una delle nostre eccellenze riconosciute nel mondo. Siamo orgogliosi di collaborare con Adi alla creazione di un’edizione speciale del Compasso d’Oro Internazionale rivolta a tutti i paesi partecipanti all’Expo. Al Padiglione Italia ospiteremo la mostra dedicata ai finalisti e la premiazione dei vincitori. L’Italia diventa così il centro di un linguaggio universale di ingegno e creatività alla base del quale c’è il saper fare italiano».

Al termine della premiazione è stata inaugurata all’Adi Design Museum, il museo che dal 2021 valorizza e diffonde la cultura del design, la mostra con i 174 prodotti partecipanti all’edizione 2024 del Compasso D’Oro, che resterà aperta fino al 15 settembre. 

Cerimonia e mostra Adi Compasso D'Oro ©Roberto De Riccardis

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