A Monza, Verona e all’iniziativa per i 50 anni di Coima premiate le nuove generazioni di progettisti

I giovani architetti presentano la loro visione per il futuro

Chiara Brivio, PPAN
14. ottobre 2024
Post Disaster_EP04-Dalle Macerie ©ph Pierfrancesco Lafratta

Diverso il discorso quando si parla di accesso al mercato, dove i giovani studi si trovano in difficoltà a emergere. Tra le realtà che cercano di affrontare il problema della visibilità e di fare rete, c’è anche l’osservatorio e piattaforma nuovarchitettura, nato nel 2021, che si presenta come un portale di osservazione, studio e comunicazione sulla giovane architettura italiana. Concepito inizialmente come rivista online la cui redazione è ancora collegata all’Accademia delle Belle Arti di Brera, oggi il sito conta oltre 70 studi che operano sul tutto il territorio italiano. Un percorso che quest’anno ha visto il lancio della prima edizione del premio nuovarchitettura dedicato agli under40, vinto da Post Disaster, studio di Taranto, con il progetto Ep04 dalle macerie – Out of the ruins. Promosso dall’Ordine degli architetti Ppc di Monza e Brianza, patrocinatore dell’iniziativa insieme all’Ordine di Napoli (dove si terrà l’edizione 2025) e all’Ordine di Roma, il premio non ha una giuria, un media partner o un comitato scientifico. «Un modo per dare la parola ai giovani» spiega Alessandra Coppa, docente dell’Accademia che con Marco Negroni e Michela Anzivino, dalla cui tesi di laurea è nato il progetto, sono il motore di nuovarchitettura. Sono infatti gli studi afferenti alla piattaforma che decidono di entrare nel contest a votarsi a vicenda, in una modalità totalmente orizzontale, idealmente guidati dal collettivo giovani progettisti brianzoli CM 024, composto da Deealab, Giorgia Fumagalli, Nava+Arosio Studio, Francesca Olivieri, Nicolò Spinelli, che aveva scelto il tema di questa edizione: l’accoglienza. Obiettivo dell’iniziativa non è solo premiare il miglior progetto, ma accendere un faro sulle eccellenze del territorio e sull’architettura locale di qualità, facendo scouting tra i giovani progettisti, e permettendo loro di fare rete. 

Giardino-Storico-Villa-Maffei-Sigurtà ©ph Marcello Mariana

Recentemente assegnato anche il premio ArchitettiVerona, lanciato dall’Ordine degli architetti e giunto nel 2024 alla sua settima edizione. Un altro osservatorio, come quello brianzolo, che si prefigge di mappare e riconoscere l’architettura recente nella provincia di Verona e il suo ruolo nella trasformazione virtuosa del territorio. Quaranta le opere candidate, tutte realizzate negli ultimi tre anni, tra le quali ne sono state scelte sei: Casa Larun a Tregnago di Zarcola Architetti, il recupero e la valorizzazione del Giardino storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio sul Mincio di CLAB Architettura e la residenza Savonarola a Verona, con un progetto di Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi. Le menzioni sono andate a Locanda Case Vecie a Grezzana di MASAAI Studio, al Centro Civico, Villafranca di Verona, di Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò e Villa Tarika, a Punta San Vigilio nel comune di Garda, di Bricolo Falsarella Associati. In giuria Sandy Attia di MoDusArchitects, Alberto Ferlenga ed Enrico Molteni. Come si legge nella nota dei giurati, «i premi assegnati per questa edizione vanno nella direzione di segnalare una condizione generale che riguarda in primo luogo la giovane età dei progettisti delle opere selezionate, tutte derivanti da occasioni progettuali riferite all’esistente, che oggi sembrano essere quelle prevalenti».

130 universitari chiamati a pensare le città del futuro in Porta Nuova ©Coima

In campo anche la sgr Coima che, in occasione del suo 50° anniversario, ha lanciato l’iniziativa Inspiring Cities con un libro, un hackathon, un questionario e un evento dedicati alle città. E in particolare il 5 ottobre scorso si è tenuto il concorso di idee, che ha coinvolto 130 studenti di 13 università romane e milanesi, per ripensare i modelli di città. I giovani sono stati chiamati a proporre nuovi modelli urbani, di comunità, di lavoro, e a immaginare la civiltà che verrà, dando vita a una virtuosa collaborazione di pensiero tra le due maggiori realtà urbane italiane. Vincitrice dell’hackathon è stata la squadra composta dalle studentesse e studenti dell’Università Vita-Salute San Raffaele con il sogno Organism.

Residenza-Savonarola-Verona ©ph  Federico Villa
Casa-Larun ©ph Alessandro Saletta

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