Il tempo stringe e le imprese scalpitano: le rassicurazioni della società che affianca il commissario
Giubileo 2025: le gare per le opere
Chiara Brivio, PPAN
23. maggio 2023
Vista da Castel Sant'Angelo, Roma. Ph. ©Mike Bradley via Flickr
A 25 anni dal primo Giubileo del secondo millennio, Roma si prepara ad ospitare la nuova ondata di fedeli e pellegrini che tra poco meno di due anni visiteranno la Capitale per l’Anno Santo. Un grande evento – insieme alla candidatura a Expo 2030, la cui decisione è attesa per novembre – che potrebbe fare da volano per la città per intervenire su infrastrutture e opere pubbliche. E proprio di questo si è parlato in questi giorni ad un incontro organizzato da Ance Roma – Acer con i vertici della società Giubileo 2025, la spa pubblica che affianca il commissionario straordinario e sindaco dell’Urbe Roberto Gualtieri per questo evento, e che è responsabile del monitoraggio e della rendicontazione dei lavori e amministratrice di risorse governative.
Guidata dall’ad Marco Sangiorgio, Giubileo 2025 spa è anche soggetto attuatore per 25 interventi e stazione appaltante per altri 29, tra i quali figurano la sistemazione di vie d’acqua, in modo particolare del Tevere, con manutenzione straordinaria della pavimentazione delle banchine, dei cigli sconnessi e dei muraglioni, con eliminazione delle infiltrazioni; manutenzione delle scalinate di accesso alle banchine e installazione di cancelli per la chiusura degli accessi in caso di piena.
Importanti le risorse messe in campo dal governo: oltre al Dpcm per il Giubileo in via di finalizzazione con l’elenco delle opere urgenti, ci sono 500 milioni di euro che fanno parte del programma ‘Caput Mundi’, per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città e altri luoghi. Fondi destinati a un ampio piano di interventi che andranno dalla mobilità all’ambiente, sempre però nell’ottica della riqualificazione e del potenziamento dell’esistente, come ha sottolineato Francesca De Santis, vicepresidente alle Opere pubbliche Ance Roma – Acer nel corso nell’incontro. Interventi per i quali i vertici dell’associazione di categoria hanno chiesto il massimo coinvolgimento delle piccole e medie imprese, senza celare tuttavia una certa preoccupazione legata ai tempi di esecuzione, «perché le gare ancora non sono partite e non vorremmo ritrovarci, come imprese, a dover correre e affrontare senza nessuna tutela i ritardi» ha puntualizzato ancora la vicepresidente. Per questo i costruttori chiedono il ricorso alla manifestazione di interesse, basata su una selezione su principi di rotazione e trasparenza, oltre al fatto che «possa essere portata avanti la possibilità di invitare tutte le imprese che ne facciano richiesta con un’inversione procedimentale».
Dal canto suo Giubileo 2025 spa, nelle parole della responsabile Acquisti e appalti Adriana Palmigiano, ha assicurato che «il principio cardine è quello della trasparenza e della partecipazione per dare a tutti gli operatori la possibilità di partecipare alle gare». Competizioni che al momento ammontano a 19 per quelle avviate per un importo di 277 milioni di euro (nel piano 79 per circa 510 milioni), di cui 20 con procedura semplificata, 6 con procedura aperta e 11 con procedura negoziata in deroga. Nelle procedure sopra soglia ci saranno appalti integrati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa a termini di legge. «La nostra è una struttura tecnica che ha visto la luce a luglio 2022. – ha spiegato Sangiorgio – Avendo poco tempo, abbiamo dovuto correre: ci siamo attrezzati per avere una forte struttura di acquisti e di appalti e una forte struttura di project management. Il piano delle opere è stato pubblicato a gennaio 2023, da febbraio abbiamo cominciato a pubblicare le gare per scegliere i progettisti e poi gli erogatori dei servizi di ingegneria e nel mese di giugno cominceremo a pubblicare le gare per le vere e proprie opere». Con un’ultima rassicurazione anche da Antonio Ciucci, presidente Ance Roma – Acer: «La società Giubileo 2025 ha un ruolo centrale nella messa a terra delle risorse del Giubileo. Il suo è un modello virtuoso, in grado di coadiuvare l’amministrazione e supplire al deficit di coordinamento e struttura. Una gestione manageriale necessaria, da replicare anche per altre sfide complesse come l’attuazione del Pnrr e – augurandoci che Roma vinca – di Expo 2030».