Architettura e urbanistica nelle letture estive
Francesca Fradelloni, PPAN
25. giugno 2024
Letture estive d'architettura
Da quelli che esplorano la storia dell’architettura a quelli che raccontano le trasformazioni urbane, il progetto è sempre al centro, anche nelle letture estive. Il rapporto tra architettura e potere e le voci audaci di un’epoca, è tutto quello che si trova nelle pagine di Quello che noi non siamo di Gianni Biondillo (edizioni Guanda). Il racconto del fascismo attraverso le vite dei grandi architetti di quegli anni.
La storia di una generazione di progettisti, da quelli che inizialmente credettero in Mussolini come Giuseppe Pagano, irredentista della prima ora, e Giuseppe Terragni, ai quattro giovani laureati del Politecnico di Milano, Ernesto Nathan Rogers, Gian Luigi Banfi, Lodovico di Belgioso, Enrico Peressutti, che fondarono nel 1932 il gruppo B.B.P.R. In molti combatterono una guerra contro l’accademismo, centralista e romano, a volte senza rendersi subito conto che mentre Mussolini li lodava, in realtà sosteneva un’architettura retorica.
La città come sola nicchia ecologica in cui l’uomo si è ed è stato relegato, è il tema di Fitopolis di Stefano Mancuso (Edizioni Laterza), nella sua nuova edizione e in e-book, che riflette sull’importanza di riconnettere l’umanità con la natura. Un modello urbano che secondo lo scrittore ha portato a una specializzazione pericolosa dell’essere umano. Una situazione che, se da un lato ha portato vantaggi in termini di accesso alle risorse e difesa, dall’altro ci espone a rischi significativi, specialmente con il cambiamento climatico. La trasformazione in “fitopolis”, città in cui la presenza della natura è centrale, diventa vitale per garantire la sopravvivenza umana nel futuro.
Milano per chi?, Massimo Bricocoli, Marco Peverini ©Edizioni Lettera Ventidue
Massimo Bricocoli e Marco Peverini, rispettivamente professore e ricercatore del Dipartimento di architettura e studi urbani (DAStU) del Politecnico di Milano, si domandano invece: Milano è una città per chi lavora? Cosa succede nel tessuto sociale se la città attrattiva è sempre meno abbordabile? Milano per chi (Edizioni LetteraVentidue) affronta le trasformazioni urbane degli ultimi vent’anni. Oggi, la pressione che Milano esercita su chi letteralmente non può permettersi di accedere a un’abitazione dignitosa è elemento di forte criticità. Sullo sfondo di un ampio programma di ricerca in materia di politiche della casa e di pianificazione urbanistica, i dati e le elaborazioni prodotte da Oca - Osservatorio casa abbordabile di Milano Metropolitana sulle relazioni tra costi abitativi, redditi e retribuzioni, offrono basi informative al dibattito e argomenti a supporto di scelte e azioni di governo locale nella prospettiva di una città abbordabile.
Un dibattito oggi necessario e urgente. Infatti, se i successi della città e della sua amministrazione sono stati spesso misurati in corrispondenza della crescita dei valori immobiliari e della capacità di attrarre capitali e risorse, una serie di dinamiche emergenti portano oggi a considerare con una certa preoccupazione le condizioni di sostenibilità e inclusività di tali dinamiche di sviluppo. A fronte di una narrativa prevalente che mette in risalto le virtù della città attrattiva, c’è una parte di cittadini, professionisti, studenti, lavoratori e famiglie che soffrono la vita costosa di Milano. All’interno un saggio fotografico di Giovanni Hänninen.
Tree Houses, Philip Jodidio ©Edizioni Taschen
Da non perdere Tree Houses. 40th Ed. di Philip Jodidio (Edizioni Taschen). Un libro essenziale per gli ammiratori degli atelier arborei di tutto il mondo, questa stravagante collezione presenta 48 delle più belle case sugli alberi di tutto il mondo. Che si tratti di un'alta dimora per le avventure dell'infanzia o di un hotel di lusso unico tra i rami, queste sono alcune delle più fantastiche dimore umane del cielo.
L’autore ha studiato Storia dell’arte ed Economia ad Harvard e per più di vent’anni è stato curatore della rivista d’arte francese Connaissance des Arts.
Rem Koolhaas. L’architettura al di là del bene e del male di Marco Biraghi (Einaudi), invece, è un affresco dell’architetto olandese, rara combinazione di visione e realizzazione, filosofia e pragmatismo, teoria e profezia, le cui idee sugli edifici e sulla pianificazione urbana lo hanno reso uno dei protagonisti della scena architettonica contemporanea più discussi al mondo ancor prima che i suoi progetti venissero costruiti.