Un nuovo layout espositivo in Fiera e oltre mille eventi in città e in periferia, all’insegna della sperimentazione e della sostenibilità

Salone e fuorisalone, quando il design è ricerca sulla materia

Luigi Rucco, PPAN
13. aprile 2023
Cortesia Salone del Mobile.Milano Alessandro Russotti

I dati fotografano un evento in piena salute: il Salone del Mobile.Milano 2023 occupa una superficie espositiva di 170mila mq con 1.962 espositori – di cui 550 i designer del SaloneSatellite – con un 30% di aziende estere, escluso il SaloneSatellite. Il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e Workplace3.0 offriranno percorsi progettuali le cui parole d’ordine sono benessere e responsabilità ambientale. Due i concetti cardine che riportano allo studio della materia e alla sua origine, andando ad indagare i metodi produttivi, la durabilità e la riciclabilità degli oggetti. 

Momentum. MAD Architects per Axa Im Alts, Interni Design Re-Evolution

«Il Salone del Mobile.Milano prova a dare una risposta su quali saranno le fiere del futuro. Un’edizione rinnovata, fruibile e fresca, vitale e vivace, che guarda al futuro dell’esperienza fieristica con la fiducia e l’impegno di chi ne conosce il valore e lo vuole preservare. Il nuovo format della manifestazione ha proposto una nuova profondità di orizzonte» racconta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano. «Migliaia i visitatori da Europa, Stati Uniti e Cina, ma anche da Arabia Saudita, India e paesi dell’Estremo Oriente. Crediamo in un Salone che rispecchi la qualità e l’eccellenza di un intero sistema produttivo, un evento in grado di essere ponte culturale, motore economico e acceleratore di processi virtuosi nel rispetto dell’ambiente. Per questo il design, e tutta la sua comunità, continueranno a trovare nel Salone una casa ideale da abitare e visitare» conclude la Porro. 

«Siamo consapevoli che il 2023 non potrà proseguire con i risultati a doppia cifra dell’ultimo biennio, ma pensiamo che potrebbe essere l’anno della normalizzazione, quello in cui finalmente i costi delle materie prime e dell’energia sembrano aver imboccato la strada della convinta diminuzione, pronosticando il ritorno ai livelli pre-covid. Per farlo sarà indispensabile che le aziende continuino a investire in sostenibilità e formazione e a guardare con attenzione a quei Paesi in cui il design made in Italy sta guadagnando posizioni», dichiara Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo. 

“The City of Lights” è il concept e il tema della biennale Euroluce, giunta al suo 31° appuntamento con un rinnovato layout espositivo ad anello, ripensato dallo studio Lombardini22, per garantire un miglior collegamento fra i quattro padiglioni (9,11,13 e 15), semplificare il percorso di visita e aumentare la visibilità degli espositori. Ben 321 espositori, di cui 45% esteri, su oltre 30mila mq per una nuova esposizione che si articola grazie a contenuti pluridisciplinari, curati da un team di professionisti di ambiti e provenienze differenti, che spaziano dall’architettura all’arte, con mostre, talk e installazioni site-specific.

Con oltre 550 protagonisti e 28 scuole di design, protagonista dell’anno la 24a edizione del SaloneSatellite, collocato all’interno dei padiglioni di Euroluce (13 e 15). Il tema è “Design Schools – Universities / Building the (im)possible. Process, Progress, Practice”, dove le scuole e le università del design propongono una riflessione sulla progettazione del futuro attraverso l’allestimento e la presentazione dei lavori degli studenti. Strettamente connesso all’evento il SaloneSatellite Award, giunto alla sua 12a edizione, dove Marva Griffin, curatrice del SaloneSatellite, Maria Porro e Paola Antonelli, presidente della giuria del SaloneSatellite Award, premieranno i migliori progetti. Tra gli eventi più rilevanti del SaloneSatellite il talk “Capire il futuro”, dove l’architetto Gaetano Pesce racconta gli step della sua lunga carriera e il suo apporto interdisciplinare al mondo del progetto, ma anche per trasmettere ispirazione, energia e passione ai giovani talenti che lo ascoltano. 

Stand Porro al Salone Internazionale del Mobile Alessandro Russotti

Fiera ma anche fuorisalone. Questa è la design week. L’evento più importante dell’anno trasforma la città intera, e non solo, in un grande palcoscenico da vivere tra eventi ed installazioni.

Una settimana importante anche da punto di vista economico per Milano, visto che l’evento porta un indotto di 223,2 milioni di euro stimato da Confcommercio, con un incremento del 37% rispetto al 2022, dove il salone si era svolto a inizio giugno, con il 65% di presenza dei visitatori stranieri rispetto al 56% dell’anno scorso. Ben 1.200 eventi distribuiti in tutta la città in 20 quartieri, si conferma la tendenza di voler raggiungere zone più periferiche come Corvetto, Certosa, Gratosoglio, Barona, Bovisa e Baggio. 

Oltre ai distretti legati al design in questi anni, come Brera, Durini, Isola, Statale, Tortona e 5vie, da segnalare l’esordio del Porta Venezia Design district e dell’area che circonda l’ADI Design Museum in zona Monumentale, che ospiterà un nuovo distretto. 

Torna Alcova con la sua quinta edizione, questa volta presso l’area dell’ex Macello a Porta Vittoria in attesa della sua riconversione con il progetto frutto di Reinventing Cities. L’apprezzato mix di luoghi inusuali e design ricercato, molto apprezzato nelle passate edizioni, quest’anno metterà in mostra oltre 90 i designer e brand internazionali.

Per l’occasione sarà riaperto anche l’Istituto Marchiondi Spagliardi, ex riformatorio dismesso nel quartiere di Baggio, grazie a un progetto di Mosca Partners in collaborazione con il Politecnico di Milano.

«Noi come amministrazione comunale vorremmo che il design fosse un elemento per progettare insieme la riqualificazione urbana di tanti quartieri e spazi della città. Da Baggio a Certosa, dall’ex macello all’ex riformatorio Marchiondi, una festa per i quartieri e la città intera. Lasciamoci attraversare dalla bellezza e dalla creatività che questa settimana ci offre, un saper fare squisitamente italiano affiancato dai tantissimi espositori stranieri che fanno scoprire la qualità e la cultura del design», ha dichiarato Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano.

Knotty, Alcova_The New Raw ©Federico Floriani

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