A Roma assegnati i premi del Cnappc. Tra i giovani vince Emanuele Scaramellini
Festa dell’architetto 2024: vince Park Associati con Luxottica digital factory
Si è svolta a Roma la Festa dell’architetto 2024, organizzata dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc), appuntamento annuale e punto di riferimento culturale sull’architettura, sul suo ruolo sociale e sulla qualità del progetto.
Lo studio Park Associati si è aggiudicato il premio per il miglior architetto grazie al progetto Luxottica digital factory, realizzato nel 2022 a Milano. La giuria, presieduta da Ute Schneider, partner dello studio KCAP di Rotterdam, lo ha premiato per gli “elementi innovativi nel rispetto dell'identità e dello spirito del luogo e ne ha evidenziato la qualità complessiva anche in relazione al più ampio contesto urbano, con una nuova destinazione d’uso, con un intervento di retrofitting e con un linguaggio contemporaneo si riqualifica un ex comparto industriale. La seconda vita di questo edificio mantiene aperto il dialogo con il contesto e al contempo racconta una nuova storia capace di raffrontarsi con esperienze internazionali per la qualità del risultato ottenuto”. Lo studio milanese è stato capace di reinterpretare la vecchia sede della General Electric in un complesso dalle linee moderne, adeguando l’edificio ai moderni parametri di sicurezza e sostenibilità.
Il premio come Giovane talento è stato assegnato a Emanuele Scaramellini per la Casa a Lottano, in provincia di Sondrio. Il progetto ha previsto il restauro di un complesso in dismissione, valutato positivamente dalla giuria per il “dialogo rispettoso con il rustico esistente e con il Borgo Alpino”. L’intervento ha permesso di mantenere e valorizzare alcune parti storiche dell’edificio e al contempo rendere evidente la differenza con le recenti modifiche. Della struttura esistente sono stati mantenuti i muri perimetrali in pietra e, al loro interno, è stata installata un’ossatura metallica per sostituire le vecchie travi in legno. Di grande impatto l’enorme vetrata collocata nella crepa che attraversava l'edificio, elemento di dialogo tra l’ambiente interno ed esterno.
«In un momento storico come quello che stiamo vivendo nel quale è forte l’attenzione, in un’ottica di perseguimento del benessere di cittadini e comunità, verso i luoghi in cui viviamo, lavoriamo, studiamo, è importante accendere i riflettori sul lavoro dell’architetto, che in questo processo ha un ruolo indispensabile. I premi assegnati rispondono a questo obiettivo, sono una vetrina che mostra l’impegno per la ricerca della qualità tanto più importante in questa edizione, che ha al suo centro le ricadute sociali degli interventi di rigenerazione. La qualità progettuale non può che essere una scelta obbligata per lo sviluppo dei territori e per il superamento dei disagi sociali e urbani», ha dichiarato Massimo Crusi, presidente del Cnappc.
La Festa dell’architetto 2024, dal titolo “L’umano e l’urbano: il ruolo dell’architetto”, ribadisce ancora una volta l’apporto degli Ordini provinciali come presidi di cura dei territori. Svolta negli spazi del dipartimento di architettura dell’Università Roma Tre, ex Macello della città oggetto di un importante intervento di riqualificazione, la Festa è stata l’occasione per discutere il ruolo dei professionisti, alle prese con processi normativi da rivedere e questioni urbane e sociali in continuo sviluppo.
«Dobbiamo lavorare per la costruzione di luoghi urbani che favoriscano le relazioni, e che, come esse, siano luoghi capaci di produrre cambiamenti e al contempo di trasformarsi. Questo è possibile grazie a una progettazione democratica che tenga conto dell’ascolto e della partecipazione, senza rinunciare alla responsabilità del progetto che la nostra competenza garantisce. Le città italiane, i nostri borghi, in passato hanno sempre incarnato i valori di prossimità, condividendo non solo lo spazio fisico urbano ma anche la dimensione umana che oggi va riaffermata», ha sottolineato Alessandra Ferrari, vicepresidente del Cnappc e responsabile del dipartimento cultura.
Leitmotiv dell’evento è stata la discussione sulla necessità di una Legge per l’architettura e per la rigenerazione urbana. «Abbiamo una serie di norme regionali datate, molto spesso contrapposte, che hanno dato un quadro urbanistico frastagliato e poco omogeneo. Per questo c’è bisogno di una legge nazionale urbanistica, capace di dare forma a quello che serve oggi per la qualità dell’architettura e la rigenerazione urbana. Due concetti che dovrebbero camminare insieme per il bene del Paese. Spesso il mercato ci ha distolto dalle visioni comuni di un futuro più equo, dove qualità dell’architettura, bellezza dello spazio urbano e relazione umane siano realmente al centro della progettazione», ha commentato il senatore Nicola Irto, che ha recentemente presentato il disegno di legge “Disposizioni per la salvaguardia e la valorizzazione dell’architettura”, intervenuto all’evento.
Nel corso della premiazione sono state attribuite anche due menzioni speciali dalla giuria. La prima allo studio Bricolo Falsarella per il progetto turistico-ricettivo Corte Renee di Castelnuovo del Garda, giudicato favorevolmente per il recupero sapiente dei materiali e la capacità di dialogo con la storia. La seconda allo studio asv3 officina d’architettura grazie alla Cantina Guado al Tasso di Castagneto Carducci in provincia di Livorno, per l’approccio rispettoso del delicato contesto in cui si inserisce.