Boom studentati: la corsa del real estate, la sfida per il progetto

Chiara Brivio, PPAN
19. luglio 2024
Studentato di Novoli ©Jacopo Salvi

E i numeri presentati nel recente rapporto di Scenari Immobiliari con l’associazione Re.Uni (Camplus, CampusX e Joivy, i tre principali gestori sul mercato italiano), non fanno che confermare queste tendenze. In Italia, si legge in “Lo student housing da mercato di nicchia a comparto maturo”, «oggi ci sono oltre 85mila posti letti per studenti. Nei prossimi tre anni questo numero incrementerà di circa 28mila unità, con la maggior parte delle aperture di nuove strutture previste nel 2026, per arrivare a un’offerta che complessivamente supererà le 100mila unità (obiettivo del Pnrr) entro il 2027». Numeri che andranno a dare una risposta concreta alla mancanza di alloggi di questa categoria, perché oggi solamente uno studente su venti può accedere ad una soluzione di studentato strutturato e organizzato, a fronte di uno su cinque nel resto d’Europa. Basti pensare che in Italia sono 670mila gli studenti che vivono in città diverse da quelle d’origine per motivi di studio, dei quali solo 40mila a Milano, su una popolazione studentesca totale di 220mila.

Gli investitori puntano sulle potenzialità di questo nuovo comparto e lo confermano anche i numeri: gli investimenti hanno raggiunto quota 315 milioni di euro rappresentando il 45% dei volumi complessivi riferiti al comparto residenziale. E uno dei fattori che potrebbero contribuire ulteriormente a questa crescita sarà l’aumento degli studenti stranieri, sia a causa di un calo demografico fisiologico a livello nazionale, sia per l’attrattività di alcuni atenei capaci di ampliare l’offerta dei loro corsi in lingua inglese.

Ma ci sono anche luci e ombre: è da notare che nei prossimi anni, l’attività immobiliare prevista verrà sviluppata nei principali poli universitari del Nord: Milano, Torino, Padova e Bologna in testa, nonostante Roma e Firenze acquisiscano maggiore rilevanza. Lo sviluppo infatti non avverrà in modo omogeneo: oltre il 75% dei posti letto si localizzeranno nelle regioni settentrionali, meno del 5% nei territori del Mezzogiorno e la restante quota, circa il 20%, nelle regioni del Centro Italia. Questa distribuzione disomogenea aumenterà il divario tra i poli universitari del Nord e quelli del Mezzogiorno, incidendo sul calo significativo di iscrizioni nelle università del Sud il cui il tasso di copertura dei posti letto è sotto la media nazionale (8,8%).

Sangiovanni Housing di Atelier(s) Alfonso Femia  ©Stefano Anzini

Che ruolo e spazio potrà esserci per l’architettura in questo ambito? Ci sono segnali di fermento. Uno degli esempi più significativi è sicuramente il nuovo campus dell’Università Statale di Milano a Mind, firmato da Carlo Ratti Associati, che ospiterà le facoltà scientifiche e dove, ha spiegato la rettrice eletta Marina Marzia Brambilla intervenuta all’evento, saranno creati 1.100 posti letto. Sempre nella città meneghina, ma di dimensioni decisamente più piccole, è il recentemente completato Sangiovanni Housing di Atelier(s) Alfonso Femia, 580 mq vicino al maxi-campus Bocconi di Sanaa. A Roma, è del 2022 l’inaugurazione della struttura di Camplus a San Pietro, firmata da Roselli Architetti, vincitore del Premio IN/Arch 2023, che aveva disegnato anche lo studentato di Pietralata. 

Nelle città medie, che sempre più hanno la capacità di attrarre studenti fuorisede sia per i canoni di locazione più bassi che per un’offerta educativa di alta qualità, è Parma ad essere il centro di una nuova operazione (la città accoglie oltre 20mila giovani, oltre la media nazionale). È infatti di alcuni giorni fa l’annuncio, tra gli altri, della riconversione dell'ex convento settecentesco di San Pietro d'Alcantara, che sarà trasformato in una nuova struttura per studenti, entro il 2026. Un’operazione di Investire sgr con, tra gli altri partner, Cdp Real Asset e Fondazione Cariparma, per la realizzazione di 80 camere, con circa 140 posti letto agli studenti universitari e giovani professionisti (short term) e altre funzioni. Dieci i milioni di euro messi a disposizione per l’intervento. Il progetto è firmato dallo studio Giorgio Cazzulani. Sempre in Emilia-Romagna, questa volta a Modena, è in corso la rigenerazione dell’ex Fonderia Corni, dove sorgeranno 366 posti letto e 34 camere per soggiorni brevi, oltre a un parco pubblico di oltre 15mila metri quadrati. A capo dell’operazione Supernova, con gestore Campus X e lavori affidati a Morbio Costruzioni come general contractor, la struttura dovrebbe aprire i battenti a settembre del prossimo anno.

Nuovo studentato di Camplus a Roma, Roselli Architetti ©Luigi Filetici

Restando nel campo delle città medie, è della settimana scorsa la notizia dell’inizio del cantiere dell’ex Onpi (Opera nazionale per i pensionati d’Italia) a Cuneo, in Piemonte, per la realizzazione di 42 unità abitative per studenti e persone in difficoltà. Oltre 9 milioni di intervento, finanziati tramite Pnrr, con un progetto di Tekne e Rossi Prodi Associati. Il nuovo edificio sarà interamente N-Zeb.

È invece la società di progettazione integrata Starching ad aver eseguito la fattibilità tecnico- economica e la progettazione preliminare ed esecutiva di una residenza studentesca, all’interno del Piano di recupero dell’area ex-Fiat Novoli di Firenze. Quattrocento mini-appartamenti distribuiti su sei piani per 11mila mq, con numerosi servizi comuni e una terrazza a disposizione degli ospiti. 

E nella vicina Svizzera, sono gli italianissimi Flaviano Capriotti Architetti ad aver firmato l’ampliamento del Campus della Franklin University Switzerland a Sorengo (Lugano) disegnando la nuova ala del campus che ospita funzioni differenti: 29 unità abitative, spazi educativi, aule multifunzione, area fitness e parcheggi sotterranei.

Franklin University Switzerland ©Flaviano Capriotti Architetti

Altri articoli in questa categoria