L'architettura del mese

La Rinascente - piazza Fiume

2050+
19. aprile 2023
La Rinascente a piazza Fiume. Ph. ©Alessandro Saletta, ©Agnese Bedini, ©Dsl studio
Project Name: La Rinascente - piazza Fiume
Location: Roma
Client: Rinascente Spa 
Architect: 2050+
Site Area: piazza Fiume 
Building Area: quartiere Pinciano 
Project Dates: 2019-2022
 
ARCHITECTS: 
Project Team: Giacomo Ardesio, Mattia Inselvini, Francesca Lantieri, Camilla Morandi, Ippolito Pestellini Laparelli, Massimo Tenan, Chiara Tomassi 
 
CONSULTANTS:
Local Architect: PEI Engineering
Structural Engineer: Studio Bartoloni
MEP/FP Engineer: BRE Engineering
Lighting Designer: CS Progetti
Interior Designer: Fabbricanove (piano interrato), DWA Design Studio (1° e 4° piano), Paolo Lucchetta (2° e 5° piano), studio wok (3° piano), 2050+ (6° piano)
Contractor: CMB
Construction Manager: Archilabo
 
OTHERS:
Consulenza per il restauro delle facciate: Enrico Montanelli
Costruzione ed ingegnerizzazione delle facciate e coperture in vetro: Thema
La Rinascente a piazza Fiume. Ph. ©Alessandro Saletta, ©Agnese Bedini, ©Dsl studio
Come avete vinto questa commessa? È stata per esempio frutto di una gara, o di un concorso a inviti?

Il progetto è stato affidato a 2050+ per incarico diretto. In precedenza avevamo lavorato per lo stesso cliente su vari altri progetti, spaziando tra exhibition design, interior e architettura.

Ci può descrivere il progetto?

Gli interventi si fondano su considerazioni tattiche piuttosto che formali, recuperando soluzioni sia tecniche che spaziali un tempo parte del progetto originario, adattando La Rinascente di Piazza Fiume alle esigenze di un grande magazzino contemporaneo. L'apertura del sesto piano, la creazione di una nuova circolazione verticale, la sostituzione puntuale e strategica di specifiche componenti edilizie, mirano a ristabilire l'edificio come uno spazio aperto per cittadini e visitatori, sposando lo spirito del progetto originario. In equilibrio tra restauro e trasformazione, il progetto di 2050+ mira a costruire una continuità con il lavoro di Albini e Helg, sviluppando al contempo un rapporto dinamico con il passato.

Quali sono state le ispirazioni e le idee che hanno influenzato la progettazione dell’edificio?

Il progetto nasce dalla convinzione che la modernità sia senza tempo, non si fonda sullo stile o sull'immagine, ma sulla qualità dei materiali e sulla funzione. Essere moderni significa incarnare e trasformare, piuttosto che simulare un’attitudine. Queste posizioni si riflettono in una serie di interventi mirati che vanno a raccogliere l'eredità del progetto originario.

La Rinascente a piazza Fiume. Ph. ©Alessandro Saletta, ©Agnese Bedini, ©Dsl studio
Come risponde l’architettura alle caratteristiche di questo sito?

Ci sono diversi gradi di considerazioni da fare, formali, materiali e contestuali.

In contrapposizione alle Mura Aureliane, situate di fronte La Rinascente, la complessità del progetto originario di Albini & Helg si mostra nella disposizione orizzontale dei telai in acciaio, che riprende la modanatura tipica dei palazzi romani, e nei pannelli ondulati di tamponamento, adibiti ad ospitare la distribuzione tecnica degli impianti. Il rivestimento in pannelli (formato da una miscela di cemento e granito) costituisce una versione prefabbricata e moderna della tradizionale facciata in pietra. Il trattamento dell'involucro edilizio è un perfetto esempio del talento olistico di Albini e Helg, un talento capace di tradurre le necessità funzionali attraverso il design, fondendo architettura e tecnologia.

In riferimento al progetto di Albini e Helg, lo storico e critico di architettura Reyner Banham, nel suo libro „The Architecture of Well Tempered Environments“, descrive l'edificio di Piazza Fiume come “un'architettura tecnologica per un contesto storico” (R. Banham, 1969).

Gli interventi del progetto di 2050+ si basano su considerazioni tattiche piuttosto che formali. Includono la sostituzione strategica di specifiche componenti edilizie con l'obiettivo di far rivivere soluzioni sia tecniche che spaziali, un tempo parte del progetto originale, adattando La Rinascente in Piazza Fiume alle esigenze di un grande magazzino contemporaneo. L'ascensore panoramico di nuova costruzione, che riprende la forma del vano scala così come previsto nella versione del progetto del 1957, è trattato come un inserto tecnico all'interno della partizione strutturale del prospetto lungo il cortile: affianca le scale di uscita esistenti, migliorando i flussi interni, fornendo al contempo un accesso diretto al ristorante al sesto piano dal cortile, anche al di fuori degli orari di apertura.

Sono state sostituite tutte le vetrine lungo Piazza Fiume e via Salaria, ristabilendo le geometrie e le proporzioni originarie. È stata ripristinata la trasparenza delle superfici vetrate del cortile, rivelando nuovamente le scale mobili e riabilitandone la funzione scenografica. La porzione di copertura rivolta verso le Mura Aureliane si trasforma attraverso l'introduzione di una superficie vetrata che offre ai visitatori una vista inedita della città dal ristorante al sesto piano. Qui la riapertura della terrazza offre uno sbocco sopraelevato sul cortile.

La ricollocazione del nuovo garden center nella corte prospiciente la facciata occidentale e il nuovo volume consentono ai visitatori di entrare nell'edificio da Piazza Fiume lateralmente e di accedere al piano di copertura tramite il nuovo ascensore, attraverso un percorso panoramico continuo, riconnettendo l’interno agli spazi esterni.

Il progetto è stato in qualche modo influenzato dalle nuove tendenze in termini di risparmio energetico, costruzione o design?

In equilibrio tra restauro e trasformazione, il progetto di 2050+ mira a costruire una continuità con il lavoro di Albini e Helg, sviluppando al contempo un rapporto dinamico con il passato. 

Il progetto è stato sviluppato secondo i più elevati standard di sostenibilità (es. utilizzo di vetri ad alte prestazioni).

La Rinascente a piazza Fiume. Ph. ©Alessandro Saletta, ©Agnese Bedini, ©Dsl studio
Qual è stato l’iter progettuale e ci sono state modifiche dal design iniziale alla realizzazione dell’edificio?

Le componenti essenziali del progetto sono rimaste invariate tra ideazione ed esecuzione, e in alcuni casi sono state adattate in risposta alla conservazione di aspetti chiave dell'edificio originale da parte di Albini & Helg. Ad esempio, il progetto inizialmente prevedeva un radicale intervento di vetro ondulato sulla facciata ovest che avrebbe cambiato radicalmente il profilo e l'aspetto dell'edificio. Infine si è optato per un intervento più sottile e integrato, in linea con la metrica e la composizione della facciata esistente, modellata sulla prima versione non realizzata del progetto di Albini & Helg.

Quali prodotti o materiali hanno contribuito al successo della realizzazione del progetto?

Grande attenzione è stata data al recupero di materiali distintivi dell'edificio originario, come i pannelli di facciata rossastri in Silipol (un calcestruzzo a doppio strato pressovibrato). L'edificio è stato riportato al suo carattere cromatico originario, facendo risuonare Mura Aureliane antistanti. Il vetro ad alte prestazioni utilizzato per il nuovo tetto, così come quello ultra chiaro utilizzato per riaprire la facciata ovest e per il nuovo volume dell'ascensore panoramico, hanno contribuito a ristabilire un rapporto osmotico tra l'edificio e ciò che lo circonda, dalla terra al cielo.

Intervista a cura di PPAN

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