L'architettura del mese

Le residenze sul lago color Blu Laveno tipico delle ceramiche

Archea Associati
18. novembre 2022
Riqualificazione del Lotto 8 dell’ex fabbrica di ceramica © Archea Associati
Nome del progetto: Ex ceramica Lago 
Location: Laveno-Mombello | Italia
Cliente: Laveno Premium Real Estate Srl
Architetti: Archea Associati (Laura Andreini, Marco Casamonti, Silvia Fabi, Giovanni Polazzi) 
Site Area: 3.699 mq
Building Area: 2.393 mq
Project Dates: 2017- 2021
Design Principal: Luana Carastro (chief architect), Marco D’Angelo

AZIENDE PRODUTTRICI
Ceramica: Botteganove with Archea 
Come avete vinto questa commessa? È stata per esempio frutto di una gara, o di un concorso a inviti?

Il progetto del lotto Archea nasce nel 2006 quando viene indetto un concorso ad inviti cui allo studio si chiede di partecipare.

Inizialmente è affidata allo studio OneWorks la progettazione dell’intera area; di fatto col tempo questo ne gestirà il masterplan e saranno invitati vari professionisti a sviluppare e disegnare le diverse zone. Archea ottiene il Lotto 8 in cui elaborerà la proposta che oggi vediamo completata.

Riqualificazione del Lotto 8 dell’ex fabbrica di ceramica © Archea Associati
Ci può descrivere il progetto?

Sulle sponde del lago Maggiore, alla confluenza settentrionale del centro abitato del comune di Laveno-Mombello con il paesaggio lacustre unito alle colline retrostanti, si trova un’area – un tempo occupata dalla sede dell’azienda ceramica Pozzi-Ginori – fortemente connotante la tradizione produttiva e culturale del territorio. Aperta verso il lago sul fronte meridionale e attestata su viale De Angeli e il pendio collinare su quello settentrionale, la zona accoglie oggi un nuovo intervento insediativo che ne ha previsto la trasformazione residenziale. Il progetto, partendo dal tessuto edilizio esistente formato da tipi a schiera, a corte e case isolate, vuole creare un nuovo ambiente urbano che giustappone due scale: quella della vista aperta verso il lago e quella più intima dei nuovi percorsi che risalgono in maniera dolce la pendenza a monte. 

I quattro edifici che compongono l’area numero 8, progettati da Archea, seppure tra loro volumetricamente diversi, formano un unicum grazie alle sfaccettature dei profili piegati dei fronti esterni che li rendono elementi di tipo scultoreo. Quelli fronte lago sono caratterizzati da logge e ampie vetrate aperte sul paesaggio, mentre gli altri si presentano molto più chiusi, coerentemente con la natura intima e domestica dei corrispondenti locali interni.

Le facciate e le coperture sono interamente rivestite con elementi in cotto smaltato di colore blu e pezzatura irregolare, mentre le logge e gli scavi in facciata hanno una coloritura brunita. La geometria e la continuità di materiale dei rivestimenti esterni contribuiscono a donare agli edifici il volto di quattro elementi incastonati nel paesaggio montano circostante; il blu richiama il lago ed il materiale ceramico è memoria della precedente vocazione dell’area  che, in questo caso, diviene anche il tratto distintivo del nuovo progetto.

Quali sono state le ispirazioni e le idee che hanno influenzato la progettazione dell’edificio?

L’idea progettuale nasce dalla volontà di realizzare un complesso residenziale in totale armonia con l’ambiente circostante. I colori del lago e della ceramica Blu Laveno rappresentano l’elemento caratterizzante dell’intervento, a tal punto da diventarne il rivestimento delle facciate. Il tema principale è quello di avere dei volumi intesi come quattro “sassi” scolpiti, le cui bucature sono negativi che  diventano funzionalmente delle logge sul panorama circostante.

Altra caratteristica è la volontà e la scelta di realizzare l’intervento in un contesto totalmente pedonale, lasciando la viabilità e i parcheggi ai piani inferiori. Ciò che ne deriva è un progetto armonico e strettamente in relazione con il contesto circostante.

Riqualificazione del Lotto 8 dell’ex fabbrica di ceramica © Archea Associati
Come risponde l’architettura alle caratteristiche di questo sito?

Il motivo fondamentale da cui derivano le scelte architettoniche sui materiali è dovuto al contesto; in quel luogo sorgeva in passato la grande industria della ceramica lavenese che raggiungeva vertici elevati di qualità. Non solo per le caratteristiche intrinseche dei materiali e per la lavorazione ma anche grazie al taglio artistico dei prodotti sempre all'avanguardia sui tempi. La produzione venne poi assorbita dalla Richard-Ginori fino alla sua chiusura nel 2013.

Come è cambiato il concept tra la fase di progettazione iniziale e il completamento dell'edificio?

Il progetto non ha subito grandi variazioni nel corso del tempo, è stato gradualmente perfezionato in base alle richieste del cliente e del mercato. Sono state fatte molte variazioni nella suddivisione degli alloggi; inizialmente erano stati previsti più appartamenti di piccole dimensioni, poi, in base alle esigenze del mercato, sono stati accorpati, diventando così, meno numerosi, ma più grandi.

Riqualificazione del Lotto 8 dell’ex fabbrica di ceramica © Archea Associati
Il progetto è stato in qualche modo influenzato dalle nuove tendenze in termini di risparmio energetico, costruzione o design?

L’idea del nuovo complesso residenziale sulle sponde del Lago Maggiore si inserisce nella tradizione innescata in Italia dagli anni Venti con Gio Ponti dove la ceramica e il design rappresentavano una simbiosi di arte e industria, un accordo sublime tra cultura, immaginazione, coraggio, tecnica e industria, in grado di esprimere la sapienza dell’artigianato.

Quali prodotti o materiali hanno contribuito al successo della realizzazione del progetto?

Il progetto, interamente sostenibile, è stato realizzato dall’altoatesina Pohl Immobilien. Le ceramiche realizzate appositamente per l’intervento seguito dall’architetto e il suo studio Archea Associati in collaborazione con Botteganove. Sono state utilizzate piastrelle di forma irregolare pentagonale specificatamente disegnate; sono elementi cardine su cui si fonda l’identità dell’intervento. Le ceramiche sono smaltate con una sfumatura realizzata a mano con sei tonalità diverse, accoppiate fra loro in modo da confondere l’edificio con il lago. Il rivestimento è posizionato anche sulle falde delle coperture, in modo da creare un effetto materico totale e dare l’idea effettiva dei quattro edifici intesi come quattro sassi blu poggiati sul suolo.

Riqualificazione del Lotto 8 dell’ex fabbrica di ceramica © Archea Associati

Intervista a cura di PPAN

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