Completata la struttura della torre di 26 piani progettata da Pelli Architects a Milano

NZEB, Leed Platinum, Cradle-to Cradle e Well, tutte le certificazioni green di Gioia 22

Paola Pierotti, PPAN
17. de febrer 2020
Cantiere Gioia 22

Seconda fase per Pirelli 39. Gioia 22 raggiunge il suo primo traguardo negli stessi giorni in cui Coima annuncia i sei studi ammessi a partecipare alla seconda fase del concorso privato promosso per la progettazione dell’edificio di Via Pirelli 39, storicamente occupato dagli uffici amministrativi del Comune di Milano. Si tratta di 3xn (Danimarca), David Chipperfield (Inghilterra/Italia), Diller Scofidio + Renfro con Boeri (USA/Italia), Heatherwick (Inghilterra), Vittorio Grassi (Italia) e Wilmotte (Francia). Con il concorso per Pirelli 39 salgono a oltre 500 gli studi che hanno partecipato ai concorsi indetti da Coima negli ultimi 24 mesi. Il vincitore per Pirelli 39 sarà annunciato a maggio, intanto avanza spedito il primo cantiere dell’area. 

Visita in cantiere

Le facciate di Gioia 22 saranno ultimate prima dell’estate e l’edificio sarà completato definitivamente entro il 2020. Sarà il primo edificio di nuova generazione a ridisegnare il contesto nel quale Coima ha aggregato aree per una superficie di oltre 150mila mq e 20mila mq di spazi pubblici, che si aggiungeranno a quelli di Porta Nuova. Il cantiere ha visto la rimozione di oltre 200 tonnellate di amianto prima della posa della prima pietra avvenuta nell’estate 2018; oltre 250 le persone impegnate quotidianamente sul sito, 42mila mc di calcestruzzo, 6.900 tonnellate di ferro di armatura, 500 km di cavi elettrici, 75 km di tubazioni e 13 impianti elevatori.

La vista dal cantiere

Architettura green. Grazie all’introduzione delle più efficaci best practice di edilizia sostenibile, l’edificio risponde agli standard Nearly Zero Energy Consumption Building: sarà dotato di oltre 6.000 mq di pannelli fotovoltaici che assieme all’utilizzo dell’acqua di falda consentiranno una riduzione del fabbisogno energetico del 75% rispetto alle più recenti torri direzionali presenti a Milano. La riduzione di emissioni di anidride carbonica realizzata da Gioia 22 rispetto al precedente edificio, pari a -2.260 tonnellate all’anno, equivale all’assorbimento di CO2 attribuibile a circa 10 ettari di bosco (4.500 alberi), e l’energia prodotta dal sistema fotovoltaico sarebbe sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di 306 abitazioni.
Non solo, Gioia 22 è realizzato con l’utilizzo di materiali certificati Cradle-to-Cradle, un approccio incentrato sui principi di circolarità economica nello sviluppo immobiliare. Otterrà tra l’altro la certificazione LEED Platinum, garantendo una copertura del fabbisogno energetico dell’immobile per oltre il 65% da fonti rinnovabili, e riceverà la certificazione WELL grazie all’adozione di soluzioni architettoniche, tecnologiche e di gestione capaci di massimizzare il benessere degli occupanti.

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