L'architettura del mese

LILELO - Little Leisure Lodge

Marco Lavit dell’Atelier Lavit
23. de maig 2023
Lilelo, eco-hotel nel Monferrato, progetto di Marco Lavit dell’Atelier Lavit 
Project Name: LILELO - Little Leisure Lodge
Location: Grazzano Badoglio
Client: Timber s.r.l. 
Architect: Marco Lavit (Atelier LAVIT)
Site Area: 13500m2
Building Area: 156m2 
Project Dates: 08/01/2021 - 01/07/2022
 
ARCHITECTS: 
Design Principal: Marco Lavit
Project Manager: Carlo Lavit
 
CONSULTANTS:
Structural Engineer: Studio Petrino
MEP/FP Engineer: Paolo Gallo e Giuseppe Aramini
Interior Designer: Atelier LAVIT
Contractor: Novartitec
Construction Manager: Victor Bignozzi
Altri: Fondazioni: Rodini s.r.l.
 
OTHERS:
Serramenti fini in legno: Graziano serramenti
Come avete vinto questa commessa? È stata per esempio frutto di una gara, o di un concorso a inviti?

Lo studio esplora ormai da anni la progettazione di strutture leggere innovative, spesso prefabbricate. Per Lilelo una giovane coppia di committenti ci ha contattato per lanciarsi in una nuova avventura ricettiva che fosse fortemente legata alla natura del posto.

Lilelo, eco-hotel nel Monferrato, progetto di Marco Lavit dell’Atelier Lavit 
Ci può descrivere il progetto?

Lilelo (Little Leisure Lodge) è un eco-hotel nel cuore del Monferrato. Immerso in un paesaggio di vigneti e aree boschive, la struttura comprende un insediamento di quattro capanne indipendenti in legno e vetro il cui design è stato ispirato dall'immagine dei tradizionali covoni di fieno. Tre di esse ospitano le suite, mentre la quarta è uno spazio comune di incontro.

Quali sono state le ispirazioni e le idee che hanno influenzato la progettazione dell’edificio?

Con Lilelo, il lodge viene pensato come una evoluzione della capanna primitiva, l’archetipo originario che trascrive il rapporto tra l’uomo e la natura. Come le capanne ancestrali, anche qui la nozione del vivere insieme trova spazio nella riflessione progettuale. Le strutture, seppur indipendenti, dialogano tra loro preservando la dovuta intimità di ciascuna: una sorta di piccola comunità, ove rapporti ed indipendenza, convivialità e discrezione convivono ai due estremi: una capanna é quindi destinata a reception e luogo di incontro e condivisione, mentre le altre tre strutture sono suite, indipendenti ma interconnesse tra loro. 

Lilelo, eco-hotel nel Monferrato, progetto di Marco Lavit dell’Atelier Lavit 
Come risponde l’architettura alle caratteristiche di questo sito?

Il volume abitato si costruisce a partire da tre piani inclinati, due falde che vanno ad incontrarsi al culmine per creare il tetto, elemento di protezione e riparo. L’elemento di copertura diventa quindi anche parete laterale e appoggio a terra. Un appoggio studiato come una moltitudine di “zampe” che permettono un’adattabilità costante alla complessa morfologia della collina. 

L’unione delle due esigenze, quella di adattarsi al versante scosceso e di rialzarsi per isolarsi dal suolo, porta a concepire capanne rialzate da terra a circa 2,50 metri, consentendo di creare un punto di vista verso l’esterno diverso da quello che si percepisce arrivando. 

Come un rifugio, il pavimento rialzato e il tetto spiovente costituiscono i due elementi prioritari: le superfici perimetrali sono superfici vetrate aperte, per lasciare entrare il paesaggio. Le due falde di copertura slittano tra di loro per creare naturalmente dei lucernari che permettono alla luce zenitale di illuminare indirettamente la stanza, come in un luogo di culto o meditazione, mentre un piano orizzontale, oltre a controventare l’insieme della struttura, crea il pavimento e la terrazza della suite.

Lilelo, eco-hotel nel Monferrato, progetto di Marco Lavit dell’Atelier Lavit 
Quali prodotti o materiali hanno contribuito al successo della realizzazione del progetto?

Sicuramente il legno è il materiale che per la sua versatilità permette un impiego molto vasto in esterno come in interno, strutturalmente come per le finiture, permettendo un continuum materico dell’intero progetto 

Un materiale naturale che diventa elemento di concezione e costruzione modulabile, performante termicamente. E il suo utilizzo come rivestimento interno permette la creazione di atmosfere ovattate e avvolgenti, per un sentimento di rifugio. 

L’utilizzo del legno, per sua natura, porta a delle tecniche di assemblaggio e incastro degli elementi che da sole creano l’estetica del progetto, andandone a raccontare la struttura.

Intervista a cura di PPAN

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